In principio fu lo Yoga, disciplina compresa e praticata da pochi eletti, ma con il trascorrere del tempo è riuscita ad addentrarsi nella vita quotidiana anche delle persone più comuni, diventandone parte integrante. All’inizio tanto scetticismo sulle sue potenziali capacità di inoltrarsi nei meandri mentali, e invece ci si è dovuti ricredere a riguardo. Infatti c’è chi lo pratica da anni ormai e dichiara di non poterne più fare a meno. A quanto pare è davvero una sorta di ginnastica spirituale, se così possiamo definirla, tra le più dolci e adatte a tutti.
Innumerevoli i corsi che si possono frequentare, divisi per età, livello e ramo specifico. Le varianti sono sempre in aumento, Bhakti, Ashtanga, Karma ne sono solo alcune, lo Hatha Yoga, che insegna a dominare l’energia cosmica fluendo insieme sulla vita psichica e su quella fisica dell’individuo, attuando con grande prontezza il possesso della più alta beatitudine.
Molto in voga ultimamente è l’Urban Yoga, uno spin-off del ramo principale, che riduce lo stanchezza quotidiana, ideale per i ritmi frenetici della città, carichi di impegni e di preoccupazioni. La nuova tecnica prende ispirazione dalla dottrina del Vinyasa flow, molto diffuso negli Stati Uniti. La parola d’ordine è ritrovare se stessi. Tanti i benefici, dal dimagrimento ad una migliore circolazione e soprattutto diminuzione dello stress, nemico numero uno di chi vive in una grande o piccola metropoli, ma comunque soggetto a mille imprevisti, costantemente di fretta e con il tempo tiranno, sempre poco benevolo. Una lezione solitamente si divide in 5 fasi. Si comincia e termina con la respirazione, mentre le fasi centrali sono ripartite tra riscaldamento, esercizi, rilassamento. Durante l’allenamento c’è man mano un aumento delle movenze che diventano sempre più dinamiche.
Un modo innovativo insomma per riprendere in mano le redini del proprio benessere con un pizzico di zen e come riporta un antico detto indiano: “Chi segue le regole dello yoga non è più un uomo comune ma diventa un Siddha, cioè un uomo perfetto”; anche se ben sappiamo che la perfezione non appartiene a questo mondo, tentar non nuoce.