Un’ondata di rinnovamento nell’Ue che ripara ora l’economia e crea edifici verdi per il futuro. La strategia sulle ondate di ristrutturazione mira a intensificare gli sforzi di ristrutturazione in tutta l’UE, al fine di dare il necessario contributo del settore edilizio all’obiettivo di neutralità climatica per il 2050 e di realizzare una transizione verde equa e giusta.
Gli Stati membri approvano l’obiettivo della strategia di raddoppiare i tassi di ristrutturazione legati all’energia nell’UE entro il 2030, affrontando nel contempo la povertà energetica, creando nuovi posti di lavoro e promuovendo l’efficienza delle risorse e l’economia circolare. Le conclusioni sottolineano inoltre l’importanza dell’inclusione sociale e dell’accessibilità.
L’ondata di rinnovamento nell’Ue: l’ambiente
La strategia promuove in particolare ristrutturazioni che riducono l’uso di energia, riducono le emissioni di gas a effetto serra, aumentano le prestazioni ambientali degli edifici e generano risparmi sui costi. Gli Stati membri sottolineano che il punto di partenza per i lavori di ristrutturazione dovrebbe essere la riduzione della domanda di energia efficiente in termini di costi e la sostituzione di tecnologie di riscaldamento e raffreddamento ad alta intensità di carbonio o inefficienti dal punto di vista energetico. Ciò dovrebbe andare di pari passo con l’integrazione di soluzioni efficienti dal punto di vista energetico e con l’uso di energia rinnovabile e calore o freddo di scarto.
Il Consiglio sottolinea l’importanza delle misure di progettazione eco, ambientale ed energetica per promuovere soluzioni verdi di riscaldamento e raffreddamento e facilitare l’eliminazione graduale delle apparecchiature alimentate a combustibili fossili nel modo più efficiente sotto il profilo dei costi.
Il Consiglio sottolinea il ruolo centrale della ristrutturazione degli edifici nel processo di ripresa economica dalla pandemia di COVID-19. Il Consiglio ricorda l’opportunità cruciale offerta dallo strumento di ripresa e resilienza per mobilitare gli investimenti e dare priorità ai lavori di ristrutturazione degli edifici. L’UE ha fissato un obiettivo di almeno il 30% per l’azione per il clima nel quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-2027 e di almeno il 37% nell’ambito dello strumento per la ripresa e la resilienza.
Il Consiglio sottolinea che i lavori devono proseguire al fine di estendere e combinare le opzioni di finanziamento disponibili per la ristrutturazione degli edifici, come sovvenzioni verdi, incentivi fiscali e sui prestiti verdi, obbligazioni verdi, regimi di obblighi di risparmio energetico.
Sfondo e passaggi successivi
Il settore dell’edilizia è uno dei maggiori consumatori di energia in Europa ed è responsabile di oltre un terzo delle emissioni di gas a effetto serra dell’UE. Con milioni di europei che non possono permettersi di mantenere la propria casa adeguatamente riscaldata, il rinnovamento è anche una risposta importante alla povertà energetica e alla qualità della vita dei cittadini.
Il 14 ottobre 2020 la Commissione europea ha presentato la strategia sulle ondate di ristrutturazione nell’ambito del Green Deal europeo.