Università e Metaverso: due mondi che sembrano agli antipodi ma che in realtà possono convincere in maniera perfetta. Questo sarà il tema della storia di oggi.
Università e Metaverso: storia di innovazione e tecnologia
Il settore della formazione universitaria online ha visto negli ultimi 5 anni una crescita del 300%, e dati recenti indicano che un liceale su due considera di avviare il proprio percorso universitario studiando da remoto. In parallelo, gli ultimi anni hanno anche visto un’esplosione in popolarità del cosiddetto “metaverso”: spazi di aggregazione digitali altamente immersivi, spesso caratterizzati da componenti di gioco e da un pubblico di giovane età.
Da qui il lancio su Roblox dell’avatar AteneiOnline, il cui obiettivo primario sarà divenire un punto di contatto tra i giovani utenti del Metaverso e un team di orientatori professionisti specializzati nella formazione universitaria a distanza, che possa coniugare la complessità della scelta del percorso di studi e gli aspetti ludici tipici delle più popolari piattaforme interattive.
Intervista a Matteo Monari, fondatore di AteneiOnline
Un progetto molto ambizioso ed importante. Se volete saperne di più, ecco la nostra chiaccherata che abbiamo fatto con Matteo Monari, fondatore di AteneiOnline:
Ogni storia ha un punto d’origine: cos’è AteneiOnline?
AteneiOnline è un’iniziativa indipendente che nasce nel 2021, quindi in piena pandemia, con l’obiettivo di offrire supporto e risposte chiare a tutti gli studenti potenzialmente interessati a seguire corsi di laurea non presenza ma online, cioè i corsi tipicamente erogati dalle cosiddette “Università Telematiche” – università riconosciute dal MIUR e regolarmente operanti in Italia, il valore dei cui titoli di studio è identico a quello delle università tradizionali.
Il nostro servizio, a cui già nel primo anno di vita si sono rivolti più di 80.000 studenti, prende la forma di un ricco portale informativo (AteneiOnline.it) e di uno sportello telefonico di orientamento didattico, raggiungibile gratuitamente al numero 800 82 74 84 – oltre che, da questo mese, dell’avatar AteneiOnline sulla piattaforma Roblox.
Metaverso ed università, come avete unito questi due mondi?
I corsi universitari online hanno visto negli ultimi 5 anni una crescita del 300%, e secondo una recente indagine già oggi un liceale su due considera di avviare il proprio percorso universitario studiando online a distanza. Questa propensione verso l’online, molto forte nei più giovani, è la stessa che si trova alla base dell’esplosione in popolarità del cosiddetto “metaverso”, cioè essenzialmente spazi di aggregazione digitali – che spesso hanno funzione ludica ma non solo.
Alla luce di questa matrice comune e dell’elevata popolarità della piattaforma Roblox abbiamo deciso di lanciare un nostro avatar all’interno della piattaforma, in modo da presidiare un nuovo canale vicino agli studenti più giovani – che oggi hanno più familiarità con Roblox che non con i numeri verdi o il Web. Obiettivo dell’avatar sarà quindi divenire un punto di contatto tra gli utenti di Roblox e il nostro team di orientatori professionisti, che potrà così offrire il proprio supporto gratuito in un contesto già estremamente familiare al nostro target.
Il Metaverso può essere davvero una soluzione per il mondo universitario?
Come per tutti gli strumenti – anche quelli digitali – il risultato che sarà possibile ottenere dipenderà più da chi e come userà lo strumento che non da quest’ultimo. In questo contesto AteneiOnline sta cercando di dare il buon esempio iniziando a battere una strada non ancora percorsa e di certo oggi sottovalutata – o forse snobbata – dal settore. La nostra idea è che come tutti i servizi, anche quelli legati al settore dell’istruzione e a quello accademico debbano andare là dove si trova la propria utenza, e speriamo quindi che altre realtà del settore vorranno seguirci presto in questo nuovo viaggio.
Come si svilupperà poi successivamente questo ambizioso progetto?
Se i numeri ci daranno ragione, i prossimi step saranno l’organizzazione di seminari di orientamento e “open day” direttamente all’interno della piattaforma: interesse e strumenti non mancano di certo, ma bisognerà vedere se anche gli utenti saranno pronti a fare un uso più “adulto” di quello che per molti è oggi uno strumento di gioco.