Per migliorare l’accesso a nuove fonti di finanziamento per investitori e imprese, l’Unione Europea sta definendo un nuovo quadro normativo per il funzionamento delle piattaforme di crowdfunding.
Questo nuovo quadro facilita la fornitura di servizi da parte delle piattaforme di crowdfunding in tutta l’UE. Armonizza i requisiti minimi relativi a tali piattaforme quando queste operano sul mercato nazionale e negli altri paesi dell’UE. La proposta aumenta inoltre la certezza del diritto, armonizzando le norme relative alla protezione degli investitori. “L’espansione degli strumenti digitali alimenta l’innovazione finanziaria e lo sviluppo di alternative nuove e semplici per le start-up in cerca di fonti di finanziamento accessibili. In qualità di regolatori, dobbiamo incoraggiare tale espansione garantendo al contempo un contesto sicuro per i consumatori e gli investitori.” ha commentato Eugen Teodorovici, ministro delle finanze della Romania.
Crowfunding: una nuova forma di finanziamento
Il crowdfunding è una nuova forma di finanziamento alternativa che mette in collegamento, solitamente via Internet, coloro che possono dare, prestare o investire denaro con coloro che hanno bisogno di finanziamenti per un progetto specifico. Per le start-up ed altre PMI, i prestiti bancari sono spesso costosi o difficilmente accessibili per mancanza di referenze creditizie o di garanzie collaterali. Il crowdfunding può costituire un’utile fonte di finanziamento alternativa, in particolare nelle loro prime fasi di attività.
La posizione del Consiglio:
- rimuove gli ostacoli alle piattaforme di crowdfunding che operano a livello transfrontaliero
- prevede regole specifiche per le imprese di crowdfunding dell’UE a seconda che provvedano al loro finanziamento sotto forma di prestiti o di investimenti (mediante azioni o obbligazioni emesse dalla società che raccoglie i fondi)
- prevede una serie comune di requisiti prudenziali e obblighi di informazione e trasparenza per garantire un elevato livello di protezione degli investitori
- definisce norme comuni in materia di autorizzazione e vigilanza per le autorità nazionali competenti
Secondo la posizione del Consiglio, in linea generale la proposta riguarda le campagne di crowdfunding fino a 8 milioni di EUR su un periodo di 12 mesi. Gli Stati membri che abbiano deciso di fissare la soglia degli obblighi sui prospetti al di sotto di 8 milioni di EUR dovrebbero poter vietare ai propri residenti la raccolta di capitali in relazione a progetti di crowdfunding per importi superiori alla soglia nazionale. Le operazioni riguardanti importi maggiori sono regolamentate dalla MiFID e dal regolamento relativo al prospetto. Le forme di crowdfunding basate su ricompense e donazioni non rientrano nel campo di applicazione della proposta in quanto non possono essere considerate servizi finanziari.
Il Parlamento europeo ha adottato la propria posizione in prima lettura il 27 marzo 2019. I due colegislatori possono ora avviare i negoziati di trilogo.