Il Consiglio Europeo ha deciso di rimuovere Aruba, Barbados e le Bermuda dalla lista UE delle giurisdizioni fiscali non cooperative.
La lista dell’Unione Europea contribuisce agli sforzi in atto per prevenire l’elusione fiscale e promuovere i principi della buona governance, ad esempio la trasparenza fiscale, l’equa imposizione o le norme internazionali contro l’erosione fiscale e il trasferimento degli utili.
La lista è stata istituita nel dicembre 2017 e figura nell’allegato I delle conclusioni adottate dal Consiglio. Nel marzo 2019 è stata riveduta a seguito di un approfondito esame dell’attuazione degli impegni assunti dalle giurisdizioni dei paesi terzi che fanno parte del processo.
Barbados ha assunto impegni ad alto livello politico per porre rimedio alle preoccupazioni dell’Unione Europea circa la sostituzione dei suoi regimi preferenziali dannosi mediante una misura dall’effetto analogo, mentre Aruba e le Bermuda hanno ormai dato attuazione ai loro impegni. Allo stesso tempo prosegue l’impegno delle Bermuda ad affrontare le preoccupazioni dell’UE nel settore dei fondi comuni di investimento. Barbados e le Bermuda non figureranno quindi più nell’allegato I delle conclusioni, bensì nell’allegato II, in cui sono elencate le giurisdizioni che hanno intrapreso impegni sufficienti a riformare le rispettive politiche fiscali, mentre Aruba scomparirà da entrambi gli allegati.
Di conseguenza, 12 giurisdizioni continuano a figurare nella lista delle giurisdizioni non cooperative: Samoa americane, Belize, Dominica, Figi, Guam, Isole Marshall, Oman, Samoa, Trinidad e Tobago, Emirati arabi uniti, Isole Vergini degli Stati Uniti e Vanuatu.
I lavori sulla lista UE delle giurisdizioni non cooperative sono un processo dinamico. Il Consiglio continuerà a rivedere e ad aggiornare periodicamente la lista nel 2019 e nel frattempo ha chiesto che, a partire dal 2020, il processo sia più stabile (due aggiornamenti all’anno).