L’UNICEF e un team di operatori sociali del Ministero degli Affari Sociali indonesiano hanno dato inizio al processo di identificazione dei minorenni rimasti separati dai genitori a seguito del terremoto e dello tsunami del 28 settembre scorso.
Tsunami Indonesia: emergenza minori
In assenza di dati ufficiali, le prime notizie indicano un alto numero di minorenni rimasti separati dai familiari. Nelle aree colpite sono stati allestiti 12 centri per l’identificazione di questi bambini, utilizzati come spazi sicuri in cui essi possono giocare e iniziare ad affrontare i traumi.
Messaggi per identificare e segnalare i bambini rimasti isolati stanno circolando attraverso canali digitali e con foto affisse nei centri per gli sfollati.
L’UNICEF sta aiutando il Ministero degli Affari Sociali ad utilizzare il database Primero, l’unico sistema disponibile nel paese per l’identificazione e il ricongiungimento familiare, e che l’UNICEF aveva iniziato a sviluppare ancora prima del terremoto, in coordinamento con le autorità indonesiane.
«Da quando il terremoto e lo tsunami hanno colpito l’isola di Sulawesi, l’UNICEF sta mobilitando risorse per sostenere l’intervento di emergenza del Governo indonesiano» ricorda Amanda Bissex, Responsabile per la protezione dell’infanzia dell’UNICEF Indonesia. «Nei prossimi giorni, costruiremo ‘Spazi a misura di bambino’, aule temporanee e distribuiremo kit ricreativi per aiutare i bambini a superare l’impatto del disastro».
Tsunami Indonesia: operatori sociali presto all’opera
Quando si verifica un’emergenza umanitaria, i bambini hanno bisogno di una protezione speciale affinché siano garantiti la loro sicurezza e il loro benessere psico-fisico.
L’UNICEF e il Ministero degli Affari Sociali indonesiano stanno formando gli operatori sociali a prevenire i casi di violenza, abuso o sfruttamento.
Inoltre, insieme alle organizzazioni partner, l’UNICEF garantirà un supporto psicosociale ai bambini traumatizzati dal disastro.