UNICEF e Alto Commissariato ONU per i Rifugiati (UNHCR) accolgono favorevolmente il recente orientamento politico della Commissione Europea, una pietra miliare nella protezione deibambini migranti e rifugiati.
«È la prima politica europea che si rivolge alla condizione e ai diritti di tutti i bambini nei percorsi migratori – rifugiati e migranti, minori non accompagnati e con le loro famiglie – collegando migrazione, asilo e protezione dei bambini» commenta Noala Skinner, Direttrice dell’ufficio dell’UNICEF a Bruxelles.
«Queste importanti linee-guida aiuteranno gli Stati dell’UE a rispondere meglio ai bisogni dei bambini rifugiati e migranti. Ci auguriamo vivamente che contribuiranno in modo concreto alla tutela dei tanti bambini che arrivano in Europa dopo essere stati costretti a fuggire dalle loro case a seguito di violenze, guerre e conflitti. Molti hanno affrontato incredibili difficoltà, sia durante che al termine del loro viaggio» dichiara Diane Goodman, Vicedirettrice dell’ufficio UNHCR per l’Europa.
I punti chiave di questa politica includono: la nomina di un tutore per il minore, l’aumento della protezionedei bambini a tutti i livelli e negli hot-spot, una migliore raccolta dei dati per garantire un adeguato monitoraggio dei minori, adottando un approccio globale per l’individuazione di soluzioni durevoli, nonché un migliore monitoraggio e cooperazione tra gli Stati.
UNHCR e UNICEF accolgono con favore l’invito, rivolto dalla Commissione Europea agli Stati Membri, di dare la priorità al finanziamento di progetti rivolti all’infanzia, astenendosi da metodi per l’accertamento dell’età invasivi e non necessari, di aumentare i programmi di reinsediamento e altre vie legali per permettere ai bambini di raggiungere l’Europa in modo sicuro.
L’impegno da parte della Commissione Europea di investire nella formazione, nell’orientamento e in misure per la protezione dei minori è un ulteriore passo in avanti, che contribuirà a garantire che il principio del superiore interesse del bambino sia adeguatamente preso in considerazione in tutte le decisioni che riguardano il bambino stesso.
L’UNHCR e l’UNICEF hanno definito incoraggiante l’invito che la Commissione ha lanciato agli Stati Membri affinché si faccia tutto il possibile per assicurare che siano disponibili e accessibili alternative alla detenzione, sia per i bambini che per le famiglie.
Entrambe le Agenzie hanno sottolineato che la detenzione non rappresenta mai il superiore interesse dei bambini ed è estremamente dannosa per la loro salute e il loro benessere.
I bambini non dovrebbero mai essere detenuti per motivi connessi all’immigrazione, a prescindere dal loro status giuridico o da quello dei loro genitori.
La protezione dei bambini deve iniziare valutando i fattori che li hanno spinti ad abbandonare i propri Paesi, che possono includere violenza, conflitti prolungati, sfollamenti forzati, povertà infantile e privazioni.
L’UNICEF e l’UNHCR accolgono favorevolmente l’impegno politico dell’Unione che dà la priorità e supporta i sistemi di protezione nazionali dell’infanzia anche per i minori sfollati o che si trovano oltre i confini europei.
L’UNICEF e l’UNHCR auspicano che Unione Europea e Stati Membri diano applicazione a questo piano e sostengano gli Stati nella protezione dei minori, passo dopo passo, per porre fine allo sfruttamento e agli abusi dei minori.
L’UNICEF ribadisce le sue sei richieste fondamentali in materia di minori migranti e in transito:
- Proteggere i bambini rifugiati e migranti, in particolar modo quelli non accompagnati, da sfruttamento e violenza
- Porre fine alla detenzione dei bambini richiedenti lo status di rifugiato o migranti
- Tenere unite le famiglie, come migliore mezzo per proteggere i bambini e dare loro il riconoscimento di uno status legale
- Consentire ai bambini rifugiati e migranti di studiare e dare loro accesso a servizi sanitari e sociali di qualità
- Chiedere di intraprendere azioni sulle cause che spingono a movimenti di massa di migranti e rifugiati
- Promuovere misure che combattano xenofobia, discriminazioni e emarginazione nei Paesi di transito e di destinazione.