Dai primi dati di un’indagine condotta dall’UNICEF sullo stato nutrizionale dei bambini realizzata nel campo per rifugiati di Kutupalong (distretto di Cox’s Bazar), nel Bangladesh orientale, il tasso di malnutrizione acuta grave tra i bambini Rohingya rifugiati è salito a un allarmante 7,5% – il doppio rispetto a quanto registrato a maggio.
“I bambini Rohingya ospiti del campo, sopravvissuti agli orrori nello Stato di Rakine (nel nord del Myanmar) e a un viaggio pericoloso erano già vittime di una catastrofe” dichiara Edouard Beigbeder, Rappresentante UNICEF in Bangladesh. “Tutti quelli fra loro che sono affetti dalla malnutrizione acuta grave sono ora a rischio di morte per colpa di cause che potrebbero totalmente essere evitate o curate.”
I tassi di malnutrizione infantile fra i Rohingya erano già oltre la soglia di emergenza nello Stato di Rakhine – la regione del Myanmar (l’ex Birmania) in cui risiedeva questa minoranza di religione islamica, da sempre discriminata e negli ultimi mesi oggetto di veri e propri massacri. Le condizioni in cui vivono questi bambini sono ulteriormente deteriorate a causa dei lunghi viaggi per superare il confine e le condizioni dei campi.
I circa 26.000 profughi del campo di Kutupalong sono alle prese con gravi carenze alimentari e idriche, condizioni igieniche precarie ed elevati tassi di diarrea e infezioni respiratorie. Sono stati riportati anche casi di morbillo, malattia potenzialmente mortale ed estremamente contagiosa fra i più piccoli.
L’indagine sullo stato nutrizionale è stata condotta tra il 22 e il 28 ottobre su 405 famiglie arrivate sia prima che dopo la recente escalation di violenze in Myanmar, esplosa il 25 agosto.
A novembre l’UNICEF realizzerà due indagini analoghe in altri siti per rifugiati, incluso un accampamento informale, costruito dai profughi con materiali di fortuna. I risultati di queste analisi serviranno a calibrare in modo più preciso le stime su quanti bambini potrebbero soffrire di malnutrizione acuta grave nei prossimi mesi, e saranno utili per pianificare la risposta umanitaria a questa crisi.
L’UNICEF e le organizzazioni partner stanno prestando terapie di emergenza a oltre 2.000 bambini colpiti da malnutrizione acuta grave in 15 Centri nutrizionali, mentre sono in costruzione altre 6 strutture analoghe.
Stiamo inoltre sta lavorando con partner specializzati del settore sanitario per identificare e curare i casi di diarrea e polmonite. Sempre nel corso di questo mese condurremo una campagna di vaccinazioni di massa e un monitoraggio completo dello stato nutrizionale dei bambini e delle loro famiglie.
“La comunità internazionale deve fare molto di più per curare e proteggere questi bambini, ridotti in condizioni estremamente vulnerabili” ammonisce Beigbeder. “Per questo c’è bisogno di molto maggiore attenzione su quanto sta accadendo in questa crisi, e molte più risorse per finanziare gli interventi. Questi bambini hanno bisogno di aiuto, adesso.”