In seguito ad un’impennata dei combattimenti nella scorsa settimana in Ucraina orientale, migliaia di bambini sono stati costretti a non andare più a scuola; almeno cinque scuole e due asili sono stati danneggiati da pesanti bombardamenti e altre 11 scuole sono state chiuse, secondo le organizzazioni umanitarie che supportano la risposta all’istruzione in emergenza in Ucraina.
Oltre 2.600 bambini provenienti da 13 scuole in aree controllate dal governo nell’Ucraina orientale sono stati coinvolti da una brusca intensificazione del conflitto, insieme a centinaia di altri provenienti da scuole in aree non controllate dal governo.
Nella città di Avdiivka, sette scuole e asili sono rimasti chiusi, lasciando circa 1.400 bambini fuori dal percorso scolastico; le famiglie ad Avdiivka e in altri villaggi nell’area sono spaventate dall’idea di mandare i loro bambini nelle scuole ancora aperte, a causa dei pesanti combattimenti e della paura che ci siano ordigni inesplosi nelle strade.
L’ultima chiusura delle scuole non ha fatto che peggiorare una crisi dell’istruzione già in corso, che sta colpendo oltre 600.000 bambini in Ucraina orientale.
Dopo circa tre anni di conflitto, oltre 740 scuole – una su cinque – sono state danneggiate o distrutte, di conseguenza le ragazze e i ragazzi hanno perso molti mesi di formazione a causa dello sfollamento e degli effetti del conflitto.
L’UNICEF e Save the Children condannano duramente il bombardamento indiscriminato di scuole e chiedono a tutte le parti di impegnarsi nuovamente a rispettare immediatamente il cessate il fuoco firmato aMinsk nell’agosto 2015, le organizzazioni invitano tutte le parti in conflitto a rispettare il diritto internazionale umanitario e ad assicurare che le scuole, così come altre infrastrutture civili, non siano mai attaccate o vengano colpite da fuoco armato.
Giovanna Barberis, Rappresentante UNICEF in Ucraina, ha dichiarato: «Il bombardamento delle scuole, l’unico posto in cui i bambini possono trovare sicurezza e normalità durante il conflitto, è inaccettabile e deve terminare. I bambini in Ucraina orientale hanno sofferto abbastanza e dobbiamo assicurarci che abbiano degli spazi sicuri per cercare conforto e supporto»
Michele Cecere, Rappresentante di Save the Children in Ucraina, ha dichiarato: «Le scuole colpite sono tragicamente diventate ordinarie in questo conflitto; arrivano notizie di un grande numero di ordigni inesplosi nelle strade, che espongono i bambini a enormi pericoli mentre vanno a scuola, anche quando le scuole possono riaprire; é vitale che i bambini possano tornare a scuola in sicurezza al più presto possibile affinché non perdano ulteriori mesi di formazione.”