L’UNICEF lancia un allarme, l’uccisione di civili (tra cui anche diversi bambini) a Mosul Ovest. Secondo quanto riferito, alcuni sarebbero stati uccisi mentre provavano disperatamente a fuggire dai combattimenti che si stanno intensificando di ora in ora.
Le vite dei bambini sono a rischio. I bambini vengono uccisi, feriti e utilizzati come scudi umani. Stanno subendo e assistendo a terribili violenze, che nessun essere umano dovrebbe mai vedere. In alcuni casi, sono stati costretti a partecipare ai combattimenti e alle violenze.
Si stima che 100.000 bambini e ragazzi siano in condizioni estreme di pericolo nella Città vecchia e in altri quartieri della parte occidentale della città.
Molti sono intrappolati nel fuoco incrociato, e giungono notizie di attacchi armati contro ospedali e altre strutture sanitarie.
Mentre i combattimenti imperversano, l’UNICEF chiede a tutte le parti in lotta di proteggere i bambini etenerli lontani dalle violenze, adempiendo ai propri obblighi secondo il diritto umanitario.
Attacchi contro la popolazione e le infrastrutture civili – ospedali, cliniche, scuole, abitazioni, acquedotti – devono cessare immediatamente.
Per rispondere ai bisogni urgenti dei bambini e delle famiglie di Mosul, l’UNICEF sta realizzando interventi umanitari urgenti:
- ricongiungimenti familiari per i bambini rimasti separati dai genitori o da altri componenti della famiglia
- assistenza legale per i minorenni detenuti dalle forze di sicurezza
- sostegno psico-sociale e altri servizi specialistici per i bambini vittime di traumi.
Inoltre, l’UNICEF sta operando con le organizzazioni partner per predisporre aiuti di emergenza – che comprendono acqua e articoli per l’igiene – lungo le diverse rotte che percorrono gli sfollati per raggiungere quante più persone possibile. Nei campi per sfollati che accolgono decine di migliaia di civili fuggiti dalla città, l‘UNICEF sta garantendo cibo, servizi sanitari di base, acqua e servizi igienici.