UNHCR e i partner umanitari stanno, dall’inizio della guerra in Ucraina, lanciando un appello d’emergenza. Si cercano, infatti, soluzioni per prendersi cura dei rifugiati che stanno scappando dal conflitto armato.
UNHCR, un intervento coordinato per i rifugiati della guerra in Ucraina
Proprio per iniziare a rispondere a questa emergenza, l’ONU sta coordinando una “azione” di 1,7 miliardi di dollari per fornire urgentemente sostegno umanitario alle persone in Ucraina e ai rifugiati nei paesi vicini. L’escalation del conflitto ha innescato un aumento immediato e vertiginoso dei bisogni umanitari data l’interruzione delle forniture e dei servizi essenziali e la fuga dei civili dai combattimenti.
Rifugiati, i dati “allarmanti”
L’ONU stima che 12 milioni di persone all’interno dell’Ucraina avranno bisogno di soccorso e protezione, mentre più di 4 milioni di rifugiati ucraini potrebbero aver bisogno di protezione e assistenza nei paesi vicini nei prossimi mesi.
Il Sottosegretario generale per gli affari umanitari e Coordinatore degli aiuti di emergenza delle Nazioni Unite Martin Griffiths ha detto: “Le famiglie con bambini piccoli sono nascoste negli scantinati e nelle stazioni della metropolitana o fuggono per salvarsi la vita al suono terrificante delle esplosioni e delle sirene. Il numero delle vittime sta aumentando rapidamente. Questa è l’ora più buia per il popolo dell’Ucraina. Dobbiamo incrementare la nostra risposta ora per proteggere le vite e la dignità dei cittadini ucraini. Dobbiamo rispondere con compassione e solidarietà”.
L’appello delle Nazione Unite, quanto ancora c’è da fare?
Il programma coordinato dall’Onu include assistenza multiuso in contanti per le persone più vulnerabili, assistenza alimentare, acqua e servizi igienici, sostegno all’assistenza sanitaria e ai servizi educativi, e assistenza per la ricostruzione delle case danneggiate. Il piano mira anche a fornire sostegno alle autorità per mantenere e stabilire centri di transito e accoglienza per gli sfollati e prevenire la violenza di genere.
Gli operatori umanitari avranno bisogno di un accesso sicuro e senza ostacoli a tutte le aree colpite dal conflitto, secondo i principi umanitari fondamentali di umanità, neutralità, imparzialità e indipendenza operativa.
L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Filippo Grandi, ha dichiarato in merito: “Stiamo assistendo a quella che potrebbe diventare la più grande crisi di rifugiati in Europa del secolo. Abbiamo visto un’enorme solidarietà e ospitalità da parte dei paesi vicini nell’accogliere i rifugiati, anche da parte delle comunità locali e dei privati cittadini, e sarà necessario molto più sostegno per assistere e proteggere i nuovi arrivati”.
RRP
Un piano di risposta regionale per i rifugiati (RRP) per la situazione in Ucraina chiede una somma preliminare di 550,6 milioni di dollari per aiutare i rifugiati in Polonia, Repubblica Moldova, Ungheria, Romania e Slovacchia, così come in altri paesi della regione, al fine di aiutare i paesi ospitanti a fornire riparo, articoli umanitari di emergenza, assistenza in denaro, salute mentale e sostegno psicosociale a coloro che sono fuggiti dall’Ucraina, comprese le persone con bisogni specifici, come i bambini non accompagnati.