Mamadou Dian Balde, coordinatore regionale dei Rifugiati per la situazione in Sudan e Direttore Regionale dell’UNHCR per la regione dell’Est e del Corno d’Africa e dei Grandi Laghi, parla della tragica situazione in Sudan tra guerra civile e carestia.
La guerra in Sudan, cosa sta succedendo?
La guerra civile in Sudan è un conflitto in corso dal 15 aprile 2023, che ha visto scontrarsi l’esercito sudanese e le Forze di Supporto Rapido (RSF), un potente gruppo paramilitare. Questo conflitto ha destabilizzato il Paese, causando un numero elevato di vittime civili, sfollati e una grave crisi umanitaria.
Cause del conflitto:
- Lotta per il potere: Alla base dello scontro c’è una disputa tra i due principali attori militari del Paese, entrambi coinvolti nel colpo di stato del 2021.
- Controllo delle risorse: Il controllo di importanti risorse naturali, come il petrolio, è un altro elemento che alimenta il conflitto.
- Divisioni etniche: In alcune regioni, come il Darfur, il conflitto ha assunto connotati etnici, riaccendendo vecchie tensioni.
Le parole di Mamadou Dian Balde, coordinatore regionale dei Rifugiati per la situazione in Sudan e Direttore Regionale dell’UNHCR
I segnali di allarme erano presenti da mesi. Ora abbiamo la tragica conferma che c’è una carestia nella regione sudanese del Darfur settentrionale. Donne, bambini e uomini sfollati stanno morendo di fame, malnutrizione e malattie. Questa è una chiara indicazione della fragilità delle persone costrette a fuggire, molte delle quali più volte.
Con le spaventose atrocità sui diritti umani, la fuga forzata di oltre 10 milioni di persone dall’inizio della guerra lo scorso anno e la mancanza dei servizi più elementari per un’ampia percentuale della popolazione, la più urgente catastrofe umanitaria del mondo cresce e si aggrava ogni giorno di più, minacciando di inghiottire l’intera regione.
L’arrivo di milioni di rifugiati e sfollati interni sta mettendo a dura prova le comunità ospitanti. Mentre la fame e la carestia aumentano in mezzo alle violenze in Sudan, coloro che attraversano i confini per trovare sicurezza arriveranno in condizioni sempre più precarie. Un’azione urgente è fondamentale per evitare ancora più morti e sofferenze.
Questa guerra brutale deve finire. Gli operatori umanitari devono avere accesso agli aiuti salvavita. I donatori internazionali devono aumentare il loro sostegno per affrontare il persistente sottofinanziamento di questa e altre crisi umanitarie. È fondamentale essere solidali con gli individui e le comunità in difficoltà. Il popolo sudanese ha sofferto abbastanza!
Foto di David Peterson da Pixabay