“La stagnazione dei mercati turistici nel Bel Paese è diventata quasi un fenomeno cronico che va curato con immediatezza e misure non convenzionali”, ha dichiarato Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi. Il riferimento è alla stagione estiva immediatamente trascorsa, che è stata particolarmente negativa per strutture balneari e alberghiere.
Secondo l’annuale indagine congiunturale di Federalberghi condotta su un numero rappresentativo di strutture alberghiere, infatti, il saldo dei pernottamenti da giugno ad agosto è stato dello 0% rispetto al 2013 e, per la prima volta nella storia delle statistiche moderne, si sono registrati un calo a luglio (-0,6%) e agosto (-0,2%), a causa del crollo della domanda interna (-0,6%). Impercettibile, invece, l’incremento rilevato riguardo alla domanda straniera (+ 0,6%). La crisi estiva si è riflessa ovviamente anche sul fronte occupazionale: nel medesimo periodo, infatti, si è registrato addirittura un calo delle occupazioni nel settore pari al –1,3% (con un –2,9% di lavoratori a tempo indeterminato ed un –0,3% di lavoratori a tempo determinato). Indubbiamente a determinare il fenomeno sono state più concause. L’impatto, anch’esso negativo, sui fatturati delle imprese si è tradotto in una perdita, notevole, del 5%, complice non solo la contrazione dei prezzi (come ha rilevato l’Istat nei giorni scorsi) ma anche le tante cancellazioni e partenze anticipate che si sono avute per il maltempo di quest’anno. L’indagine, realizzata dal Centro Studi della Federazione, è stata effettuata considerando il periodo dall’1 al 5 di ogni mese e intervistando un campione di 1607 imprese operanti sull’intero territorio nazionale.
Quella che ormai è agli sgoccioli è stata un’estate a macchia di leopardo per il turismo italiano. A soffrire maggiormente sono state le mete balneari e montane mentre città d’arte, isole e alcune località come Capri hanno incrementato le presenze, graziate soprattutto dall’arrivo degli stranieri. In molte strutture gli albergatori hanno praticato una politica di prezzi al ribasso che non potrà che riflettersi negativamente sui bilanci. E le vacanze last minute? Non sempre la vacanza dell’ultimo minuto è positiva, visto che, come ha fatto notare Emanuela Fontana Antonelli, presidente di Federalberghi Grosseto, su internet si trovano alberghi che offrono pezzi dimezzati rispetto al mercato, in un clima di accesa concorrenza su chi è più competitivo. Depennata l’ipotesi di ritardare l’anno scolastico, occorrono misure urgenti per rilanciare il settore come ha sottolineato il presidente della regione Veneto Luca Zaia, da quelle a carattere generale come sostegni al credito e defiscalizzazione degli investimenti, incentivazione della promozione e riduzione dell’Iva ad altre di carattere più pratico come il tanto auspicato aumento del massimale per i pagamenti in contante.
8 Settembre 2014
UN’ESTATE CRITICA
Scritto da Claudio Talone
Impietosi i dati di Federalberghi. In calo la domanda interna dei pernottamenti alberghieri,complice crisi e maltempo, la stagione estiva è stata per gli operatori turistici e in particolare per il settore alberghiero,un vero e proprio flop. Vediamo i numeri e cerchiamo di approfondire le ragioni di questa debacle.