Con Pomigliano Jazz, anche la Campania partecipa all’International Jazz Day, la giornata UNESCO che dal 2012 mobilita ogni anno centinaia di iniziative in tutto il mondo, per celebrare una musica simbolo di dialogo interculturale e tolleranza.
In Italia, quest’anno per la prima volta, prende forma un progetto unico, con un calendario di concerti e altri eventi organizzati in 19 Siti UNESCO e luoghi del “Patrimonio mondiale dell’umanità”, di ben 10 regioni, con la partecipazione di artisti e formazioni jazz, nazionali e internazionali. UNESCO in Musica si svolgerà in Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Puglia, Sicilia, Sardegna e ovviamente Campania. Il progetto è coordinato a livello nazionale dall’associazione I-Jazz, che raccoglie alcuni dei più noti e seguiti festival jazz italiani, col supporto del MIBACT- Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, in collaborazione con l’Associazione Italiana Giovani per l’UNESCO, la Federazione Nazionale Il Jazz Italiano, l’Istituto Italiano di Cultura a Parigi, il Comune di Pomigliano d’Arco, la Reggia di Caserta e l’Associazione Spazio Musica.
Pomigliano Jazz, che è tra i promotori di I-Jazz e referente per la Campania, ha programmato due giornate di iniziative. Nella suggestiva e monumentale cornice della Cappella Palatina della Reggia di Caserta con il duo Diálektos composto dalla cantante partenopea Maria Pia De Vito e il pianista britannico Huw Warren. Invece, a Pomigliano d’Arco (NA) va in scena R.A.M. (random access music), progetto che vede insieme Flavio Guidotti (synth, elettronica), Aldo Capasso (basso elettrico, synth) e Massimo Del Pezzo (batteria), con ospiti Gamino e gli allievi della scuola Spazio Musica.
Tra i luoghi della grande bellezza italiana che si prestano ad accogliere un calendario ricco di appuntamenti, concerti, degustazioni di prodotti locali e visite guidate, a cura dei volontari di Unesco Giovani, ci sono oltre alla Reggia di Caserta, anche il Sacro Monte di Varallo Sesia, il Castello Reale di Moncalieri, il Parco delle Incisioni Rupestri di Luine in Val Camonica, l’Orto Botanico a Padova, il centro storico di Urbino, Castel del Monte nelle Murge, il Nuraghe di Tanca Manna a Nuoro, il sito archeologico di Barumini Su Nuraxi nel sud della Sardegna, Alghero e il suo centro storico, le isole di Asinara e Tavolara, le Ville Medicee attorno a Firenze, il Palazzo Platamone o della Cultura a Catania, il Teatro Farnese e l’Abbazia di Valserena a Parma.
Il progetto “Diálektos” testimonia l’incontro musicale tra la cantante partenopea Maria Pia De Vito e il pianista e compositore britannico Huw Warren. Due artisti con una forte personalità e con il desiderio di intraprendere nuovi percorsi musicali capaci di dar vita a un progetto in cui la creatività vocale e linguistica si fonde con sorprendenti invenzioni pianistiche.
Da sempre attratta dalle infinite possibilità sonore della voce, Maria Pia De Vito è una delle più raffinate vocalist contemporanee in Europa. Vincitrice di numerosi premi in Italia ed all’estero, ha collaborando con grandi musicisti quali John Taylor, Ralph Towner, Norma Winstone, Joe Zawinul, Rita Marcotulli, Enrico Rava, Steve Swallow, Jim Black, Guinga. Nel 2013 per la prestigiosa etichetta ECM ha pubblicato “Il Pergolese”, un lavoro tra il settecento napoletano e l’improvvisazione libera. Lo scorso anno, invece, è uscito il suo ultimo lavoro “Core Coração“, omaggio alla grande musica brasiliana d’autore tradotta in napoletano, con la collaborazione e la presenza di Chico Buarque de Hollanda.
Pianista e compositore, Huw Warren è un artista riconosciuto per la sua originalità e per la carica innovativa (premio BBC per l’innovazione e la ricerca). Il suo approccio versatile, passionale, innovativo al pianoforte non conosce confini, essendo capace di attraversare tutti gli stili musicali. Collabora con musicisti della scena newyorkese, come Mark Feldman, Theo Blackmann, Jim Black. Tra i suoi lavori di maggior successo, “Quercus”, con June Tabor e Iain Ballamy, pubblicato dalla ECM.
R.A.M. (random access music) è un progetto basato su produzioni originali tra jazz ed elettronica. La band si esprime attraverso la creazione estemporanea dello scenario sonoro in cui la matrice comune è l’improvvisazione e la ricerca dell’interplay che rappresentano da sempre elementi essenziali del linguaggio jazzistico. Protagonisti dell’evento sono Flavio Guidotti (synth, elettronica). Aldo Capasso (basso elettrico, synth), Massimo Del Pezzo (batteria) con ospite Gamino (elettronica). La performance, realizzata in occasione dell’Internescional Jazz Day a Pomigliano d’Arco, culminerà in una jam session dove un ensemble formato da giovani producer del Corso BTEC di Tecnico del Suono darà vita a un live set in cui verranno utilizzati samples estratti da alcune delle più celebri registrazioni jazz.