Ma quali pistolotti sociologistici sulla delinquenza minorie; chi lo ha detto che bisogna per forza di cose attardarsi sempre ad andare a cercare il pelo nell’uovo delle motivazioni che hanno portato un minore a delinquere in qualche modo.
Durante il Congresso annuale della Società di diritto penale minorile (SSDPM), in svolgimento a Lugano, un magistrato ha raccontato di come abbia comminato una ‘pena esemplare’ ad un minore consistente in ciò: “Sotto la sorveglianza di un adulto, il minore dovrà percorrere a piedi dalla Valle di Blenio a Genova, per un totale di quasi 300 chilometri, al ritmo di 30 chilometri al giorno.”
Certo una pena quantomeno singolare, fantasiosa, afflittiva quanto basta.
Lungi da noi il voler commentare l’operato dei giudici crediamo valesse la pena sottolineare come si possa, anche da parte di un magistrato ligio e professionalmente preparato, applicare il diritto in maniera del tutto personale.
Resta di fatto che le sentenze nel 2013 sono state 436, ovvero ben 130 in meno rispetto all’anno precedente. La sanzione più gettonata resta comunque quella dell’ammonimento, seguita dai lavori di pubblica utilità. Pene che quasi sempre funzionano: nell’80% dei casi, infatti, il minorenne coinvolto non sarà più condannato.