“I miei simili dovevano essere i miei affari. Il benessere comune, la carità, la benevolenza, questi dovevano essere i miei affari” (Canto di Natale di Charles Dickens).
Da quest’idea di condivisione prende vita l’iniziativa Una poltrona per te, ideata dal Pozzo e il Pendolo di Napoli con il sostegno degli Assessorati alla Cultura e alle Politiche Sociali del Comune di Napoli e si protrarrà per tutto il periodo festivo.
Un’idea “romantica” che la direzione dello spazio eventi partenopeo ha deciso di regalarsi e regalare, per festeggiare i suoi diciotto anni di attività. Un compleanno che rappresenta un traguardo importante, e che richiedeva qualcosa che infondesse allegria e racchiudesse lo spirito di questa lunga avventura.
La voglia di condividere storie, emozioni, esperienze è stata la chiave con la quale si è aperta la porta di questa antica rimessa di carrozze a Palazzo Petrucci, per trasformarla nel luogo in cui, da diciotto anni, “vivono le storie”.
L’idea per Una poltrona per te è stata incrociata per caso, l’indicazione era su un cartello in bella mostra sulla vetrina di un bar al centro storico: il caffè sospeso. Un’usanza antica a Napoli, quella di lasciare un caffè pagato per un avventore che fosse capitato lì con una gran voglia di caffè, e nessuna moneta per pagarlo.
Allo stesso modo il Pozzo e il Pendolo di Napoli lascerà una poltrona sospesa per ogni replica degli spettacoli in scena nel periodo delle festività, e inviterà il suo pubblico a fare altrettanto. Lasciare un biglietto pagato, a prezzo ridotto, per chi vorrà vedere uno spettacolo, ma non ha i mezzi per farlo.
“Abbiamo pensato di chiedere il sostegno all’Assessorato alla Cultura – sottolinea Annamaria Russo – perché siamo convinti che anche la cultura è pane, e chi non ha i mezzi per permettersela, è affamato quanto chi non può mangiare. Abbiamo coinvolto anche l’Assessorato alle Politiche Sociali, perché un’operazione come questa, per non trasformarsi in una mera trovata pubblicitaria, ha bisogno di trasparenza, innanzitutto, ma anche di avere chiaro l’obiettivo da centrare”.
E’ stato valutato anche il caso in cui non tutti accoglieranno questo “insolito” invito di una serata a teatro. I biglietti per le poltrone sospese non ritirati, a quel punto, saranno riconvertiti in danaro, che sarà destinato in beneficenza.
Sono tre gli spettacoli coinvolti nell’iniziativa con Antonello Cossia in Ultime notizie dalla famiglia di Daniel Pennac. Con la saga dei Malaussène s’impara ad amare i personaggi, a seguire le loro vicende, a ridere e piangere con la caleidoscopica e surreale famiglia di Belville.
È la scrittura visionaria, ironica, struggente di Pennac a compiere il miracolo, trasformando le parole in immagini così nitide che basta poco per trasformarle in teatro.
Per il dodicesimo anno consecutivo, sarà in scena Canto di Natale di Charles Dickens, con Paolo Cresta e Carlo Lomanto.
Un racconto a due voci, una fatta di parole, l’altra di suoni. E intorno, ci sono le luci, le immagini, gli odori, i sapori, di un Natale che nella memoria o nell’immaginazione ciascuno conserva. Intorno a questo “viaggio” alla ricerca del Natale, realizzerà un allestimento da salotto ottocentesco, dove non mancherà proprio nulla, dalla poltrona da sprofondo, al plaid per rendere più familiare la serata, alle piccole leccornie che rendono dolci le serate natalizie.
Andrea De Rosa e Fabio Rossi sono i protagonisti di Racconto d’inverno di Anne Radcliffe, la più classica delle ghost story, capace di far correre brividi lungo la schiena.
Un’antica maledizione, un teatro vuoto dove la forza evocativa della recitazione trascina nei sentieri oscuri abitati dalle anime che non trovano pace. Uno spettacolo nel quale l’eterno gioco del teatro nel teatro scaraventa lo spettatore in una situazione tanto credibile quanto raggelante.
“Con il sostegno dei due assessorati – aggiunge la Russo – siamo sicuri che riusciremo a fare in modo che questo Natale la solidarietà possa passare anche attraverso la cultura. E riusciremo a farci, e a farci fare dal nostro pubblico, l’unico regalo di compleanno che davvero desideriamo: poter finalmente declinare il verbo condividere in tutte le sue forme”.
Condividere è sempre stato il credo e la forza in tutti questi anni di attività de Il Pozzo e il Pendolo di Napoli, ma alla declinazione esatta del verbo mancava qualcosa. Condividere è dividere con altri ciò che ci appartiene, condividere è donare.
Una poltrona per te rappresenta il miglior regalo per il diciottesimo compleanno dello spazio partenopeo: la gioia di donare e provare a condividere anche questa gioia.