Una mostra fruttariana. museo dell’istituto etnografico della Sardegna a Nuoro dove l’artista Giuseppe Carta ha installato le sue opere dedicate al premio Nobel Grazia Deledda – una delle più abili narratrici della natura – e alle germinazioni ovvero al processo naturale incessante. Nell’itinerario espositivo – coinvolge sia l’interno che l’esterno visto che il museo s’ispira ad un villaggio tipico sardo con le sue strade e piazze – si incontrano peperoncini, limoni, fragole, grappoli d’uva, cipolle, olive e tanti altri frutti della terra in versione gigante.
Un’esposizione dedicata a madre terra: “Le mie Germinazioni sono una rappresentazione esuberante della vita stessa, un inno alla natura, una denuncia allo sfruttamento incontrollato del pianeta Terra – sottolinea l’artista Giuseppe Carta -. Ho deciso di dedicare le Germinazioni a Grazia Deledda per rendere un duplice omaggio: a una grandissima artista, unico Premio Nobel femminile per la Letteratura in Italia, e alla Terra che l’ha generata”.
L’artista cresciuto in una famiglia contadina conosce bene i ritmi della natura dove è tornato dopo la formazione e la maturità professionale a Genova: ” In Orti di grazia c’è un duplice messaggio: un grazie alla terra e la denuncia del male che facciamo quotidianamente al nostro ambiente”.
Accompagnerà i visitatori un coinvolgente percorso scenografico e teatrale per la regia di Alberto Bartalini, il regista dei concerti del Teatro del Silenzio di Andrea Bocelli.
Giuseppe Carta è autore di grandi sculture dedicate alla frutta. Dal teatro del silenzio di Andrea Bocelli, le tenute di Oscar Farinetti, un mega peperoncino all’ingresso di FICO a Bologna, poi alla Biennale di Venezia e in alcune città cinesi.