Il Governo nel testo della Legge di Stabilità, che ha appena iniziato il suo iter in Parlamento, intende aumentare l’offerta del gioco.
In sintesi:
i punti scommessa passano dagli attuali 14.000 a 15.000, con un incremento netto di mille
viene bandita una gara per l’attribuzione di 120 concessioni per il gioco online, con un incremento del 50% rispetto alle attuali 80;
viene riproposta la sanatoria fiscale a favore delle agenzie di scommesse collegate ai bookmaker esteri che non hanno aderito alla sanatoria prevista dalla manovra 2014.
Il tutto giustificato da un potenziale introito per le casse dello Stato, che, tradotto in valori monetari, rappresenta una cifra risibile, di gran lunga inferiore alla spesa pubblica sostenuta per far fronte alle conseguenze sociali connesse alle ludopatie.
Si auspica che il Parlamento sappia recepire le istanze delle Istituzioni locali, che ogni giorno si confrontano direttamente con i problemi ed i disagi di persone e famiglie colpite dalle conseguenze della piaga del gioco d’azzardo patologico.
Da più parti si chiede:
l’introduzione del divieto di pubblicità dei giochi con vincita in denaro, con particolare riguardo all’obiettivo della tutela dei minori, che rappresentano una delle categorie più deboli e quindi più a rischio;
la progressiva riduzione dell’offerta del gioco;
maggiori controlli per evitare che, nel gioco, proliferino settori della criminalità organizzata. Decine di Procure della Repubblica, negli ultimi anni, hanno effettuato indagini sui legami tra il gioco d’azzardo e la criminalità organizzata, evidenziando che il gioco, che costituisce, per quest’ultima, un’appetibile fonte di guadagno e un metodo legale per riciclare denaro sporco.
Gli enti locali sono impegnati a contrastare il fenomeno del gioco d’azzardo patologico.
Il Comune di Napoli si è dotato da tempo di una apposita delibera di Giunta che introduce restrizioni significative ed ora ha aderito alle iniziative promosse nell’ambito di “Mettiamoci in gioco”, la Campagna nazionale contro i rischi del gioco d’azzardo, nata nel 2012 su iniziativa di una pluralità di soggetti per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulle reali caratteristiche del gioco d’azzardo nel nostro Paese e sulle sue conseguenze sociali, sanitarie ed economiche.
Ora Napoli, forte di un’importante pronuncia della Corte Costituzionale (56/2015) che riconosce ai Comuni i poteri costituzionali di pianificazione territoriale, anche ai fini del benessere e della salute dei propri cittadini, ivi compresa la pianificazione per il gioco d’azzardo, intende adotterà le seguenti scelte:
regolamentare e limitare gli orari di apertura e chiusura dei locali ove si pratica il gioco;
individuare e mappare “luoghi sensibili” intorno ai quali vietare l’apertura di sale gioco o l’installazione di nuovi apparecchi slot.