Il lavoro sta evolvendo sempre più rapidamente, verso una costellazione di nuovi lavori come i freelance, professionisti indipendenti, microimprese. Su questa tematica ci si confronterà, per un’intera giornata a Base Milano, con dibattiti, workshop ed informazioni. Organizzato da SMart Italia e Acta con il patrocinio del Comune di Milano e in collaborazione con AIR3 e UnBreakFast.
Tre saranno i momenti di dibattito. Nel primo, ‘Chi siamo? Dove andiamo?’, verranno presentati in anteprima i risultati della ricerca europea i-WIRE, un censimento sulla vita e le attività dei freelance in Italia. Il secondo dibattito vedrà protagonista Sandrino Graceffa: sul tema ‘Esiste un’alternativa all’uberizzazione del lavoro?’, l’autore discuterà di trasformazioni del lavoro e mutualismo, con Bertram Niessen (cheFare), Valerio De Stefano (giuslavorista esperto gig economy), Sergio Bologna (Acta) e Ivana Pais (Università Cattolica) e Dario Di Vico (editorialista del Corriere della Sera), partire dal libro Rifare il mondo… del lavoro (DeriveApprodi, 2017).
Infine, per il tema ‘Cosa bolle in pentola?’ Anna Soru intervisterà Stefano Patriarca, consulente della Presidenza del Consiglio, sulle proposte allo studio per pensione di garanzia e misure di tutela per chi andrà in pensione fra molti, molti anni. L’intera giornata sarà poi punteggiata da oltre 15 workshop, che declineranno il tema centrale dell’evento: i nuovi lavori e le competenze necessarie per svolgerli con successo.
Con un consiglio esperto e tante persone che vivono e lavorano come te. Inoltre, in uno spazio dedicato, AIR3, l’Associazione Italiana Registi, presenterà ‘Tutto ciò che è virtuale è reale’, parole e molte esperienze sulla realtà virtuale e la visione 3D. Durante la giornata si parlerà anche del libro ‘Rifare il mondo… del lavoro‘, un libro-intervista di Sandrino Graceffa, amministratore delegato della cooperativa SMart, nata per organizzare e fornire un quadro giuridico al lavoro freelance su principi mutualistici, attiva in 9 paesi europei con oltre 90.000 soci.
Nel testo si raccontano la storia, le ambizioni e i successi di una realtà che, in paesi come Belgio, dov’è nata, è una vera potenza economica (con un volume d’affari di 146 milioni di euro nel 2016) ma, soprattutto, si confronta con il tema del lavoro flessibile contemporaneo in un’ottica non pessimista.
Al contrario, positiva e tesa alla costruzione di una “terza via”, una via virtuosa che permetta di conciliare la flessibilità e l’autonomia necessaria a questi lavoratori con una reale tutela della loro posizione professionale e una messa in rete delle loro capacità.