Gestire, a fini economici e produttivi, le risorse forestali della Calabria e prevenire i rischi idrogeologici e di incendio sarà d’ora in poi molto più semplice.
Il laboratorio pubblico-privato Alforlab, che ha come capofila il Cnr (Dipartimento di scienze bio-agroalimentari – Istituto per i sistemi agricoli e forestali del Mediterraneo di Rende, in provincia di Cosenza), ha – infatti – appena presentato i risultati di un importante lavoro di ricerca e di sperimentazione sul campo che può cambiare radicalmente l’approccio degli attori pubblici e privati ai problemi del comparto.
È stato definito un insieme di strumenti operativi, tecnologie e protocolli osservativi per il monitoraggio e la inventariazione delle risorse forestali, inclusi gli aspetti pedologici, del suolo, e quelli meteorologici.
Nello specifico, si tratta di sistemi osservativi per la valorizzazione dello stato, della consistenza e della tipologia delle risorse forestali e per il monitoraggio delle caratteristiche produttive e funzionali delle foreste, nonché per la valutazione degli elementi di rischio idrogeologico e incendi.
Un sistema di monitoraggio, pertanto, che, tra le altre cose, consentirà una previsione in tempo reale del pericolo di incendi ed una zonizzazione del territorio, attraverso la misura di parametri meteorologici, indici di umidità del combustibile, indici di comportamento del fuoco.
I dati, le informazioni sono stati acquisiti mediante sensori, piattaforme aeree e satellitari e metodologie parametriche e non parametriche di trattamento dei dati e di modellizzazione dinamica.
A disposizione degli operatori del settore e delle amministrazioni pubbliche, ci sono adesso un Sistema di supporto alle decisioni (DSS), in grado di fornire al decisore pubblico o privato (professionista forestale, amministratore locale, privato cittadino, etc) informazioni sulla capacità produttiva dell’area di interesse, un supporto per migliorare la fornitura di materiale legnoso, pianificare interventi, quantificare le risorse legnose, facilitare l’accessibilità ai boschi.
Insieme ad esso, una piattaforma open source per la condivisione di dati geospaziali e mappe, che utilizza dati telerilevati e immagini multispettrali, da utilizzare come predittori delle risorse forestali (Sirfor).