Marano Ragazzi Spot Festival ha raggiunto quest’anno l’invidiabile traguardo della decima edizione
Quest’anno hanno toccato quota dieci le edizioni del Marano Ragazzi Spot Festival, nato per garantire ai ragazzi di un territorio di periferia un’identità positiva è riuscito a ritagliarsi uno spazio culturale di grande valore. Il Festival è riconosciuto come un avvenimento vivo e segno di una scuola che riesce ad appassionare coinvolgere anche quei ragazzi con gravi problematiche familiari. Questi ragazzi vengono coinvolti in un percorso di crescita in cui il “fareâ€, come sottolineano gli organizzatori, riesce a stimolarli e a farli interagire in un ambiente sano. Questa manifestazione premia i migliori spot di pubblicità sociale pensati e realizzati dai ragazzi delle scuole elementari, medie e superiori italiane. Il Festival stimola la loro creatività e fantasia, riuscendo a generare negli istituti che partecipano al concorso dei veri e propri laboratori. Luoghi in cui i ragazzi in un lavoro di echip realizzano simpatici e brillanti spot pubblicitari, che nonostante la natura amatoriale dei lavori spesso risultano di una forza comunicativa di grande impatto e soprattutto freschezza. Il Festival ha ottenuto anche l’Alto patronato del Presidente della Repubblica, grande riconoscimento per questa manifestazione fatta e pensata per i giovani. Il Festival è diretto da Rosario D’Uonno ed è realizzato nel’ambito dei progetti provinciali della direzione generale dell’ufficio scolastico per la Campania. L’organizzazione è curata dal “Consorzio Scuole Città di Marano, con il contributo del Comune di Marano di Napoli, della Regione Campania e della provincia di Napoli, viene sostenuto anche dalla fondazione Banco di Napoli per l’assistenza all’Infanzia; avvalendosi della collaborazione di Libera “Associazioni, Nomi e Numeri contro le mafieâ€, Pubblicità Progresso, Università degli Studi Federico II di Napoli – sociologia, centro di Documentazione Contro la Camorra della regione Campania, Ordine degli psicologi della Campania. All’ultima edizione del Marano Ragazzi Spot Festival sono intervenuti più di 5000 ragazzi provenienti da varie città italiane, che hanno partecipato a stages, laboratori e gemellaggi in cui hanno approfondito tematiche di apprendimento e di linguaggio audiovisivo e d’impegno sociale. La decima edizione traguardo importante per la manifestazione, tenutasi dal 22 al 28 ottobre del 2007 nel comune di Marano di Napoli, ha registrato un programma ricco di novità . Una delle quali è l’ingresso del Festival nel teatro Giancarlo Siani (ex teatro Lily), che diventerà da quest’edizione la casa stabile della manifestazione. La conduzione del Festival è stata affidata per la seconda volta consecutiva a Pietro Pignatelli. Piazza Municipio, invece, ospitera Festivallaperto, che sarà il centro nevralgico degli incontri della socializzazione e della festa della decima edizione, mentre la sala Videodrome del Cinema Modernissimo a Napoli è stata per il capoluogo campano una specie di finestra aperta sul festival. L’evento è stato seguito per tutta la sua durata dalla Rai, che ha dedicato una puntata del Gt ragazzi in diretta da Marano. La Rai ha anche curato il progetto mediatico internazionale, svoltosi a Marano, per l’infanzia Oneminutes Junior. Durante la decima edizione sono stati presentati i migliori lavori realizzati dal Consorzio Scuole Città di Marano nel 2007, tra i quali Qui Nisida …Si Può Fare (spot e documentario in collaborazione con i ragazzi dell’IPM di Nisida) e Scuole di Memoria, Film sulle vittime della mafia realizzato dalle scuole napoletane alla presenza di Don Luigi Ciotti. Un’edizione molto importante, che ha ospitato anche convegni interessanti come “Medi@minori†e “Bulli & Sballi†presieduti da autorevoli relatori come Francesco Pinto Direttore Centro di Produzione Rai di Napoli e Maria Rosaria De Medici, giornalista di Raitre. La giuria della decima edizione ha avuto come presidente una bambina di dodici anni e una vice presidente d’eccezione Rita Borsellino. La testimonianza più forte del Marano Ragazzi Spot Film Festival è quella di voler dimostrare che in territori in cui si parla troppo spesso di camorra e criminalità organizzata c’è anche una rete sociale sana, con una voglia smisurata di emergere e riprendersi i suoi spazzi vitali. Questa manifestazione è un momento di giubilo e gioia per i ragazzi, ma anche un momento di riflessione sulla possibilità concreta di poter formare le giovani generazioni in modo sano, coltivando in loro i valori della società civile. Dare la possibilità ai giovani di sentire con forza valori come il rispetto della legalità e del vivere civile. Guardando gli spot realizzati dai ragazzi si nota quest’esigenza di un punto di riferimento forte, di una volontà di cambiamento sana. I bambini osservano la società con uno sguardo meno cupo di quello degli adulti, ma soprattutto con una genuinità di intenti vera. Il Festival da loro la possibilità di esprimere tutte queste esigenze e potenzialità . I loro spot raggiungono l’effetto sperato, colpiscono e spesso trattano temi seri come la sicurezza stradale con quel tocco di ironia che ne sdrammatizza i toni, ma non ne semplifica o banalizza i contenuti. Con il loro tocco privo di pregiudizi riescono a trattare temi molto forti come il ricordo delle tante vittime innocenti della Mafia. Tema delicatissimo che dall’impegno profuso dai ragazzi nel progetto “Tante mani per uno spotâ€, che dal 2000 realizza lo spot per “Liberaâ€, si percepisce quanto questi temi stiano loro a cuore. Questo segnale positivo rassicura, specialmente volgendo l’attenzione a notizie poco confortanti che si sono registrate engli ultimi mesi, che riportavano il fatto che alcuni ragazzi di Quartieri a forte infiltrazione cammoristica ritenevano la camorra una sorta di presenza protettiva. Questa convinzione malsana si percepiva dalla lettura dei temi fatti a scuola da questi ragazzi, quindi realtà come il Festival di Marano sono importantissime per far comprendere ai giovani che l’unica strada possibile è quella della legalità e del vivere in un territorio in cui camorra e altro siano solo degli spettri lontani contrastati e rifiutati sia dallo Stato ma soprattutto dai cittadini.
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