Il trasporto su rotaia è al collasso, ritardi e soppressioni appiedano la provincia napoletana. Il problema è come sottolinea Nello Polese, amministratore dell’Ente Autonomo Volturno, la disponibilità , da parte degli istituti di credito, ad elargire i mezzi necessari per la manutenzione ordinaria dei mezzi.
L’esodo biblico dei pendolari continua, la circumvesuviana arranca. Settimana stressante per le migliaia di pendolari della provincia napoletana costretti, dalla situazione di crisi della mobilità , a snervanti attese e viaggi in carri bestiame. Non pare siano stati sufficienti i tagli delle corse, la razionalizzazione delle tratte e lo sblocco dei pagamenti da parte della regione, per far ripartire il servizio dei trasporti che copre la zona vesuviana. Ieri, il consiglio regionale, si è attardato sino alla sera per cercare una soluzione al problema delle società del gruppo EAV: circumvesuviana, sepsa e Metrocampania. Il responso risolutivo non potrebbe che essere una generosa linea di credito assicurata dalle banche, così come già avvenuto appena qualche mese fa. Il problema è infatti, come sottolinea Nello Polese, amministratore dell’Ente Autonomo Volturno, la disponibilità , da parte degli istituti di credito, ad elargire i mezzi necessari per la manutenzione ordinaria dei mezzi. Pare infatti che ad oggi, momento di massima crisi, dei 127 mezzi su rotaia di cui dispone la società , solo 42 siano funzionanti. Lo sblocco di ulteriori linee di credito è però complicato dalla situazione debitoria della società che, negli anni, è riuscita ad accumulare l’allarmante cifra di 500 milioni di deficit, con un aggravio di 12 milioni annui di soli interessi. In questo quadro non rassicurante le parole minacciose dell’amministratore Polese, riguardo la necessità di urgenza nel risolvere la questione, e le voci di corridoio raccolte dall’associazione “Codici Campaniaâ€, gettano ulteriore sconforto sui viaggiatori, paventando una chiusura parziale, se non totale, del servizio su rotaie. La complessa situazione dunque, se ufficialmente viene vista con apprensione ma fiducia dall’assessore ai trasporti regionali Sergio Vetrella, ricade interamente sui pendolari che, nonostante l’aumento considerevole dei prezzi del viaggio, patiscono i ritardi, le soppressioni delle corse e non ultimo il sovraffollamento dei mezzi. Nella giornata di domani la regione dovrebbe comunicare il successo o meno della contrattazione con le banche, da ciò dipenderà la capacità di riassestare tutto il parco mezzi EAV riassicurando il normale svolgimento del servizio. Nel frattempo lo scontro, oltre che sulle banchine gremite delle stazioni, si è spostato fra i banchi della regione dove, l’opposizione, accusa di disinteresse, lentezza ed incapacità l’assessorato ai trasporti. Impossibile non condividerne le accuse, quanto meno di incompetenza ma, per non apparire smemorati, sarebbe il caso di domandarsi in quali anni e con quali amministratori siano stati accumulati tutti i 500 milioni di euro di debiti.
Andrea Caprioli