L’ultima minaccia contro Roberto Saviano è ritenuta ‘attendibile’
I clan della camorra di Casal di Principe avrebbero messo a punto un piano per uccidere lo scrittore Roberto Saviano, autore del best seller ‘Gomorra’, e i suoi carabinieri di scorta (ne ha sette a turno) entro la fine dell’anno, segnatamente prima di Natale. E’ quanto avrebbe rivelato alla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, un ufficiale di Polizia che a sua volta ha avuto la soffiata dal superpentito Carmine Schiavone, cugino e omonimo del capoclan dei Casalesi, soprannominato Sandokan. ”L’ultima minaccia contro Roberto Saviano è ritenuta ‘attendibile’ e sono in corso ulteriori accertamenti” da parte della Dda e della Procura di Napoli. Il ”troppo clamore” generato dalla pubblicazione di ‘Gomorra’, spiega il pentito, starebbe alla base della decisione di uccidere lo scrittore. L’attentato doveva verificarsi sull’autostrada Roma-Napoli, ”durante uno dei frequenti spostamenti di Saviano e degli uomini che lo proteggono”. Oltre allo scrittore, ”gli inquirenti non escludono altri possibili bersagli. Agli inizi di settembre si è tenuto un vertice tra gli stragisti di Castel Volturno e gli inquirenti ritengono che si sarebbe deciso anche di eliminare una ‘divisa’, un rappresentante insomma delle forze della polizia”. Ieri Saviano è intervenuto alla trasmissione Fahrenheit, su Radio3, affermando di ”non sapere se rifarei tutto quello che ho fatto. Sono sicuro di aver compiuto una cosa importante, ma non c’e’ mattina in cui mi chiedo perche’ l’ho fatto e non mi so rispondere, non so se ne valeva davvero la pena”.