In occasione della Giornata Mondiale della Terra, l’UNICEF ha ricordato i dati allarmanti sull’impatto che le condizioni ambientali stanno avendo sull’infanzia.
Ogni giorno nel mondo oltre 700 bambini muoiono per malattie legate all’acqua non pulita e a scarse condizioni igienico-sanitarie, entro il 2040 quasi 600 milioni di bambini – 1 su 4 globalmente – vivranno in aree con risorse idriche estremamente limitate.
E sono circa 17 milioni i bambini con meno di un anno di età che vivono in aree in cui l’inquinamento atmosferico è di almeno 6 volte superiore agli standard internazionali fissati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
L’inquinamento atmosferico può avere gravi impatti sullo sviluppo cerebrale nella prima infanzia. Oltre tre quarti dei bambini esposti a questo rischio vivono in Asia Meridionale (12,2 milioni) mentre altri 4,3 milioni si trovano in Estremo Oriente e Pacifico, la seconda area del pianeta più inquinata.
Anche il cambiamento climatico, causato principalmente dall’attività umana, ha un forte impatto sull’infanzia. Fenomeni meteorologici estremi, quali ondate di calore, inondazioni e siccità, colpiscono i bambini più di chiunque altro.
Inoltre, il riscaldamento globale può favorire l’incremento nella diffusione di malattie infettive come malaria, febbre dengue o virus Zika, oltre a incidere in molti altri modi sulla vita e sul benessere dei bambini.