Dalla scelta della dieta, che privilegi un consumo di carne non eccessivo, come quella mediterranea, ad un attento e consapevole utilizzo delle risorse. Pensiamo anche solo agli spostamenti in macchina. L’auto usata una volta alla settimana per 40 Km costa al portafogli 3400€ in un anno. Meglio il car sharing, per chi vive di spostamenti entro i 5 Km. “Ma in Italia siamo ancora lontani da un car sharing davvero sostenibile” ha asserito il Prof. Davide Reina, esperto di Green Marketing dell’Università Bocconi. “In Germania, esistono vere e proprie piattaforme multiveicolo, con bici elettriche per gli spostamenti brevi e postazioni con auto elettriche installate in città in base alla densità demografica. Questa è vera innovazione.”
Ma la consapevolezza deve essere innanzitutto istituzionale e politica, con interventi concreti che aprano nuove prospettive di sviluppo per il paese. “La sfida verso la green economy implica certamente il consolidamento delle filiere green già sviluppate e in via di sviluppo (dalle fonti rinnovabili, alla protezione dell’ambiente all’industria del riciclo) e lo sviluppo di nuove, ma anche e soprattutto la conversione delle filiere brown in filiere green (dal manifatturiero, al chimico, al siderurgico) verso una società a basso contenuto di carbonio ed efficiente dal punto di vista dell’utilizzo delle risorse e delle materie prime” ha spiegato il Dr. Roberto Morabito, Responsabile dell’Unità di Tecnologie Ambientali, ENEA.
Tanti piccoli accorgimenti ‘domestici’ possono contribuire a un futuro più sostenibile, anche per le nostre tasche.
Dal mattino alla sera, nel proprio bagno o in cucina, per la strada o al supermercato, in auto o in bicicletta, una vita sostenibile significa avere più euro a disposizione e anche ridurre le emissioni inquinanti.
Qualche esempio: “rinunciare all’acqua minerale e bere dal rubinetto riduce gli imballaggi in plastica e abbatte la spesa familiare di oltre 200 euro ogni anno. Scegliere un frigorifero efficiente rispetto a un vecchio modello permette di dimezzare i consumi e in 10 anni di utilizzo garantisce un risparmio vicino ai 500 euro. Spegnere la luce e gli elettrodomestici in stand by fa risparmiare oltre 400 Kg di CO2.” ha raccomandato Beba Minna, giornalista di Altroconsumo.
La scelta e la cura degli elettrodomestici rappresentano sicuramente un fattore chiave. La massima efficienza energetica, infatti, ci alleggerisce le bollette: un frigo A+++ ci fa risparmiare, ad esempio, circa 65€ l’anno. Moltiplicando il dato per i 15 anni di vita media di un frigo e il n° di elettrodomestici in casa, si capisce come queste scelte su larga scala siano rilevanti per l’ambiente, così come per il bilancio annuale delle famiglie.
Ma un altro dato che fa riflettere è il consumo domestico di acqua. “170 litri al giorno ciascuno, pari ad una vasca da bagno di grandi dimensioni, di cui il 39% per l’igiene personale. Un test per verificare se il rubinetto è efficiente? Deve riempire una bacinella da 6 litri in meno di 2 minuti. Altrimenti è bene acquistare un riduttore della portata del getto”.