Sulla crisi se ne sono dette e se ne sentono di tutti i colori ma un numero è inconfutabile ed è quello che da l’esatta quantificazione dei poveri assoluti, indigenti, nel mondo. Un numero che se anche fosse pari a 1 sarebbe inaccettabile ed invece parliamo di cifre a tanti zeri: milioni di persone che non sanno se vedranno domani, in senso temporale.
Il numero dei poveri nel mondo resta alto, a livelli “inaccettabili”: nel 2011 i poveri erano più di 1 miliardo, il 14% della popolazione mondiale, a fronte degli 1,2 miliardi del 2008 (19% della popolazione). Lo afferma la Banca Mondiale in un rapporto.
“Il mondo ha fatto molti progressi nell’ultimo quarto di secolo nel ridurre l’estrema povertà, riducendola di due terzi, e ora abbiamo l’occasione di mettere fine all’estrema povertà in meno di una generazione”, ha affermato il presidente della Banca Mondiale, Jim Yong Kim.
“Il nostro lavoro non sarà terminato fino a quando non troveremo un modo per ridurre le disuguaglianze che persistono. Un mondo più uguale vuol dire trovare modalità per distribuire la ricchezza ai miliardi di persone che non hanno quasi nulla”, ha aggiunto.
Sebbene il numero degli indigenti possa risultare ridotto, in termini assoluti e non relativi però, su scala globale, ciò non giustifica lo scarso interesse dei governi dei paesi sviluppati e delle organizzazioni internazionali verso politiche di perequazione a livello planetario.
10 Ottobre 2014
UN MILIARDO DI POVERI
Scritto da Mario Tortoriello
"Il mondo ha fatto molti progressi nell'ultimo quarto di secolo nel ridurre l'estrema povertà, riducendola di due terzi, e ora abbiamo l'occasione di mettere fine all'estrema povertà in meno di una generazione", ha affermato il presidente della Banca Mondiale, Jim Yong Kim.