Sabato 9 e domenica 10 novembre dalle ore 10.00 alle ore 17.00, nell’ambito del progetto Casa dei Saperi, la Fondazione Adolfo Pini propone un workshop condotto da Salvatore Iaconesi e Oriana Persico, ingegnere robotico, hacker, TeD e Eisenhower Fellow lui, esperta di comunicazione e inclusione digitale e cyber-ecologista lei, dal titolo Un’intelligenza artificiale di quartiere? Pratiche di agopuntura digitale urbana.
Ideato e diretto da Valeria Cantoni Mamiani, Casa dei Saperi è un laboratorio transdisciplinare di pensiero critico sui temi urgenti del contemporaneo. Per il biennio 2019/2020 il progetto vedrà alternarsi talk, workshop, seminari, lecture e proiezioni sul tema delle “Nuove Utopie”, a cura di Sonia D’Alto, Elisa Gianni, Itamar Gov, Cristina Travanini e Alessia Zabatino.
Il workshop di sabato e domenica (ore 10:00 – 13:00 | 15:00 – 17:00) riguarda la costruzione di una intelligenza artificiale open source che non estrae dati dalle persone, ma attiva con esse dei processi di partecipazione consapevole in modo da riflettere criticamente e immaginare collaborativamente una nuova infrastruttura di dati a disposizione di un quartiere. “L’Intelligenza Artificiale è forse la tecnologia relazionale per eccellenza”, scrivono Salvatore Iaconesi e Oriana Persico in un recente articolo pubblicato sulla piattaforma CheFare, “le nuove opportunità di relazionarsi con i sistemi generati dalle Intelligenze Artificiali si trasformano anche in nuove opportunità di relazionarsi con tutti gli altri attori dell’ecosistema”. Siamo circondati da intelligenze artificiali e siamo “classificati” in base ai dati estratti dai nostri comportamenti, ma non possiamo sapere a quale classe apparteniamo e come ci vede l’algoritmo, sebbene l’industria estrattiva dei dati esista e faccia profitto da queste “estrazioni”. Salvatore Iaconesi e Oriana Persico si occupano da tempo delle mutazioni della società generate dalle tecnologie ubique e stanno lavorando alla costruzione di IAQOS, la prima Intelligenza Artificiale di quartiere sviluppata nel quartiere di Torpignattara (Roma) attraverso workshop, performance, azioni in strada, sperimentando un processo partecipativo assolutamente inedito per la raccolta dei dati e per il loro utilizzo in interventi di agopuntura digitale urbana.