Dalla legge viene un importante contributo al taglio degli sprechi alimentari che costano all’Italia 12,5 miliardi che sono persi per il 54 per cento al consumo, per il 21 per cento nella ristorazione, per il 15 per cento nella distribuzione commerciale, per l’8 per cento nell’agricoltura e per il 2 per cento nella trasformazione. E’ quanto afferma la Coldiretti in occasione dell’approvazione da parte della Camera delle disposizioni concernenti la donazione e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici a fini di solidarieta’ sociale e per la limitazione degli sprechi legge.
Le nuove norme prevedono appositi strumenti per favorire il recupero e la donazione delle eccedenze alimentari, di prodotti farmaceutici e di altri prodotti a fini di solidarietà sociale, contribuendo, contestualmente, in una logica di prevenzione, alla limitazione degli impatti negativi sull’ambiente e sulle risorse naturali.
“La legge offre nuove opportunità anche per l’agricoltura” ha affermato Roberto Moncalvo il presidente della Coldiretti che “con il progetto Campagna Amica è impegnata da anni al contenimento degli sprechi con la piu’ grande rete delle fattorie e dei mercati a chilometri zero che riduce le distanze ed i tempi di trasporto e garantisce maggiore freschezza e tempi piu’ lunghi di conservazione degli alimenti”.
Rilevante è l’inserimento nel testo della possibilità, per le imprese agricole, di cedere gratuitamente eventuali eccedenze di prodotti agricoli o di allevamento in campo o in azienda, che possono essere raccolti o prelevati direttamente dagli incaricati degli enti che svolgono attività solidaristiche.
Particolare attenzione va riferita ai prodotti finiti della panificazione che, quando non venduti o somministrati in giornata, possono essere donati dai produttori, inclusi gli agriturismi, nel rispetto dei requisiti igienico sanitari.
Tutte le attività dovranno essere coordinate nell’ambito di un unico tavolo di rappresentanza delle pubbliche amministrazioni, che coinvolge anche rappresentanti delle organizzazioni agricole, in modo da programmare il recupero e la distribuzione delle derrate alimentari, sulla base del fabbisogno; mentre sono previste anche specifiche trasmissioni televisive e radiofoniche dedicate all’informazione ed alla sensibilizzazione su comportamenti e misure idonei a ridurre gli sprechi.
Dopo che anche il Parlamento francese ha approvato definitivamente lo scorso 3 febbraio una serie di misure contro lo spreco di cibo, l’iniziativa italiana – conclude la Coldiretti – è coerente gli obiettivi dell’Unione Europea dove lo spreco alimentare si stima ammonti a circa 100 milioni di tonnellate l’anno.
Tutti i Paesi dell’Unione hanno sottoscritto l’impegno del nuovi target di sviluppo sostenibile dell’Onu, che prevede di dimezzare lo spreco alimentare per il 2030, in ogni passaggio della filiera, dal campo alla tavola.