Dopo essere stato uno tra i film più visti nelle principali piattaforme VOD – come primo lungometraggio italiano ad alto budget ad uscire direttamente in streaming, contribuendo alla campagna #iorestoacasa, Un figlio di nome Erasmus approda anche nelle sale a partire dal primo di luglio. Una spinta a sostegno di questa non semplice ripartenza, dunque, ma anche un’opportunità per rivedere, o vedere per la prima volta sul grande schermo, la prima produzione cinematografica targata Eagle Pictures con protagonisti Luca Bizzarri, Paolo Kessisoglu, Ricky Memphis e Daniele Liotti.
Un figlio di nome Erasmus: la trama
In quest’opera emozionante e un po’ nostalgica, quattro amici quarantenni si ritrovano in Portogallo, a distanza di 20 anni dall’Erasmus fatto a Lisbona, per affrontare un viaggio inaspettato alla scoperta di un segreto che potrebbe completamente cambiare la vita a uno di loro. Alberto Ferrari (Tra due donne, La terza stella) dirige il poker di protagonisti, affiancati da un astro nascente del cinema portoghese, Filipa Pinto (L’uomo che uccise Don Chisciotte) e da un affascinante ritorno sul grande schermo, Carol Alt.
Quattro amici quarantenni − Pietro, Enrico, Ascanio e Jacopo − vengono chiamati a Lisbona per il funerale di Amalia, la donna che tutti e quattro hanno amato da ragazzi quando facevano l’Erasmus in Portogallo. Amalia ha lasciato un’inaspettata eredità: un figlio concepito con uno di loro. Ma chi è il padre? Aspettando i risultati del test del DNA, i quattro amici decidono di andare alla ricerca di questo misterioso figlio ventenne e intraprendono un rocambolesco ed emozionante viaggio attraverso il Portogallo insieme ad una ragazza che si offre di aiutarli.