Un evento per celebrare anche a Napoli la “Giornata della Russia” (“Den Rossii”). Il Consolato della Federazione Russa in Napoli, con il Console Onorario Vincenzo Schiavo in testa, ha organizzato per questa mattina una manifestazione volta a celebrare la ricorrenza dell’adozione della Dichiarazione di Sovranità Statale della Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa (RSFSR), avvenuta il 12 giugno 1990, con il passaggio dall’Unione Sovietica (URSS, caduta) all’attuale Federazione Russa.
«Non potevamo anche noi partecipare idealmente alla ricorrenza dell’inizio della nuova storia dello Stato Russo – ha detto il console onorario della Federazione Russa in Napoli Vincenzo Schiavo – dal momento che la comunità russofona in Campania è molto folta e il nostro ufficio consolare è prodigo di attività che rendono merito alla storia della Federazione. Quello di 29 anni fa è stato un passaggio democratico molto importante e oggi si commemora quella che per l’Italia è la Festa della Repubblica. Sono stato molto felice di partecipare a questa manifestazione: è sempre essenziale tenere in conto le radici di un popolo, in questo caso quello sovietico, che è sempre più legato da intrecci socio-culturali con quello campano e italiano».
La manifestazione, tenutasi nella sede dell’Associazione culturale “Gor’kij” , ha visto la partecipazione anche del Deputato della Duma della Regione di Brjansk Michail Ivanov e si è sviluppata in tre momenti: l’incontro con Ivanov, Schiavo e vari rappresentanti della comunità russa, la mostra fotografica dal titolo “Lotta congiunta contro il Fascismo: resistenza italiana e movimento partigiano dell’URSS” e un concerto di musica popolare russa. Si ricordi che la dichiarazione ha segnato l’inizio della riforma costituzionale nello stato sovietico russo e la proclamazione della sovranità della Federazione.
La dichiarazione fu firmata da allora Presidente del Soviet Supremo della Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa, Boris Yeltsin, una delle figure politiche russe più note dell’epoca, che nel giugno del 1990, appunto, dichiarò la sovranità della Russia, seguendo lo schema delle altre repubbliche, stabilendo che le sue leggi avevano valore legale superiore rispetto a quelle sovietiche.