Il quartetto capitanato da Fabrizio Bosso apre il nuovo anno in jazz al Moro di Cava dè Tirreni. Col trombettista suoneranno Julian Oliver Mazzariello al piano, il contrabbassista Jacopo Ferrazza e il batterista Nicola Angelucci.
Bop del terzo millennio. I suoi attacchi sono micidiali, il suo senso dello swing proverbiale, il suo eloquio torrenziale. Ma Fabrizio Bosso dispone anche di altre frecce e lo sta dimostrando negli ultimi anni, dopo i folgoranti esordi: la voglia di sbalordire ha infatti lasciato il posto a un equilibrato mix di virtuosismo e poesia.
Il trombettista torinese è oggi un artista maturo, capace di agire in più direzioni, di partecipare a omaggi a illustri colleghi come Miles Davis e Don Cherry, di confrontarsi con la musica di Nino Rota, di dialogare con musicisti dal background diverso dal suo come il fisarmonicista Luciano Biondini.
Con questo suo quartetto, Bosso porta a sintesi compiuta le tante esperienze accumulate sino ad oggi: l’amore per il Bop è sempre presente, ma filtrato da un sensibilità e da un gusto personali. Del gruppo fanno parte elementi di sicura affidabilità quali Julian Oliver Mazzariello, uno dei migliori pianisti italiani delle ultime generazioni, il giovane contrabbassista Jacopo Ferrazza e il batterista Nicola Angelucci. Il repertorio è composto in gran parte da brani originali del trombettista, con qualche incursione nella grande musica della tradizione jazzistica e non solo, a seconda dell’ispirazione del momento.
Il jazz di questo quartetto è magnetico e imprevedibile, composizioni originali attraversate da umori e sensazioni del momento con riletture di brani che hanno fatto la leggenda del jazz. Una musica senza confini.