Sofisticata e sontuosa nell’aspetto, che sembra voler richiamare le fattezze di una preziosa corona con la fascia di savoiardi che cinge elegantemente il ripieno generoso di golosa crema bavarese e si abbelisce sulla sommità di frutti colorati come fossero gemme preziose, la Torta Charlotte è uno di quei dolci spettacolari che entrano a far parte a pieno titolo del patrimonio gastronomico universale e che hanno fatto la storia della pasticceria.
E come tutte le opere gastronomiche più famose anche la Charlotte nasce in ambiente aristocratico e nel periodo in cui il mecenatismo creava terreno fertile per la nascita di capolavori in tutti i campi della cultura.
Al contrario di quanto possa far pensare il nome, si tratta di un dolce inglese creato per celebrare la Regina Charlotte Sophia Mecklenburg-Strelitz, moglie di Giorgio III Re d’Inghilterra .
Charlotte fu una regina molto amata e rispettata, ebbe 15 figli e una vita lunga e serena, turbata solo negli ultimi anni dalla celebre pazzia del marito (sulla quale Alan Bennett ha scritto un libro intitolato “La pazzia di Re Giorgio”, trasportato sul grande schermo dal major di Hollywood Nicholas Hytner), che poi si è scoperto non essere pazzo ma affetto da porfiria, detta anche “malattia del vampiro”, una malattia del sangue che attacca i centri nervosi e che porta segni evidenti come pallore, occhi infossati, orbite segnate da capillari rossi e perdita di quasi tutti i denti a parte i due canini che hanno radice più profonda.
Nota benefattrice e mecenate delle arti e della musica, Charlotte sostenne con gran fervore Johann Christian Bach (figlio dell’immenso compositore Johann Sebastian Bach) che era anche il suo insegnante di musica, e il giovanissimo Wolfgang Amadeus Mozart, che a soli 8 anni le dedicò la sua Opus 3.
La Regina era inoltre una botanica molto erudita, tanto che la sua passione per le piante la portò ad appoggiare e sovvenzionare la fondazione di quelli che ora sono i Royal Botanic Gardens di Kew. Per ringraziarla del suo sostegno alla ricerca in suo onore fu battezzato il magnifico fiore sudafricano, il cosiddetto Uccello del paradiso, con il nome di Strelitzia Reginae.
Non poteva mancare anche una dedica in campo gastronomico e così, secondo l’Oxford Companion to Food, famosa enciclopedia del cibo britannica, prendendo spunto dall’amore della regina per gli alberi di mele i cuochi di corte crearono la torta Charlotte (evoluzione del più semplice bread pudding inglese) un budino di pane cotto al forno e ripieno di mele, utilizzando uno stampo particolarissimo chiamato anch’esso “charlotte” in quanto imitava nella forma il copricapo omonimo usato dalle donne francesi nel Settecento, una sorta di cuffia increspata.
Secondo l’Oxford English Dictionary, la prima citazione su carta stampata della charlotte risale al 1796, quando la regina era ancora in vita, nella poesia “Hasty Pudding” di J. Barlow, scherzosa celebrazione delle delizie culinarie della nuova Inghilterra, in cui egli la descrive con queste parole:
“The charlotte brown, within whose crusty sides a belly soft the pulpy apple hides”
“La charlotte dorata, nei cui fianchi croccanti si nasconde un ventre morbido di mele” .
Ma la torta Charlotte giunta ai nostri giorni, quella che tutti conosciamo e che è costituita da una fascia di soffici biscotti savoiardi che racchiude una bavarese sormontata da frutta la si deve al cuoco francese Marie – Antoine Careme, uno dei più grandi e colti cuochi della storia, meraviglioso fantasista e rivoluzionario della haute cuisine. Egli incarnò l’ideale del cuoco perfetto, poiché non fu solamente un abile esecutore di ricette ma anche uno studioso di storia della gastronomia, e molte delle sue opere, tra cui la più celebre è “L’Art de la Cuisine Française”, fanno ancora oggi testo in materia.
Non mi dilungherò su Careme in questa sede perché ci vorrebbero fiumi e fiumi di parole per raccontarvi solo un granello del suo straordinario talento, ma vi prometto che dedicherò uno dei prossimi articoli a questo genio della gastronomia e alle sue opere famosissime.
Riguardo la Charlotte ci sono diverse ricette in circolazione, tra le più accreditate vi è certamente quella alle fragole o ai frutti di bosco, molto fresca, colorata e scenografica.
E’ un dolce che difficilmente troverete in commercio o nei ristoranti, ma se preparato bene diventa un dessert delizioso e molto bello da portare in tavola. Inoltre la sua preparazione è molto semplice e si presta ad essere personalizzato in base alla stagionalità degli ingredienti e alla propria creatività.
Siamo in periodo di fragole e quindi:
TORTA CHARLOTTE ALLE FRAGOLE
Ingredienti
Per decorare:
- 1 confezione di savoiardi
- Fragole o frutti rossi q.b.
Per la crema bavarese:
- 6 tuorli d’uovo
- 400 gr di latte intero
- 120 gr di zucchero
- 500 gr di fragole
- 10 gr di gelatina in fogli (colla di pesce)
- 300 gr di panna fresca
Per la bagna:
- 200 ml di acqua
- 70 gr di zucchero
- Scorza di un limone oppure 40 ml di limoncello
Preparazione
Cominciate preparando la crema bavarese:
1) Fate idratare la gelatina in acqua molto fredda per circa 10 minuti.
2) Mettere a scaldare il latte fino a far prendere il bollore.
3) Tagliare le fragole a pezzetti e passarle in padella con un cucchiaio di zucchero facendole leggermente appassire ma non cuocere, quindi frullarle per ottenere una purea.
4) Montare leggermente i tuorli con lo zucchero e versare a filo il latte caldo, rimettere sul fuoco a fiamma bassa e sempre mescolando lasciar cuocere finché la crema velerà il cucchiaio, circa 82°C.
5) Strizzare leggermente la colla di pesce e unirla al composto, mescolare bene finché è tutto amalgamato e passare tutto al setaccio.
6) Quando la crema si è intiepidita, circa 35°C , unire le fragole e mescolare. Montare la panna ben ferma e versarla nel composto mescolando delicatamente per non farla smontare.
Preparaste la bagna:
Fate bollire l’acqua con lo zucchero e la scorza di limone giusto il tempo di far sciogliere lo zucchero completamente. Eliminate la scorza del limone e aggiungete il limoncello se vi piace una nota alcolica.
Assemblaggio del dolce:
Foderate con la pellicola trasparente uno stampo per Charlotte, fate uno strato alla base con i savoiardi e poi anche intorno, con un pennello inumidite i savoiardi con la bagna e versate dentro metà crema bavarese, quindi fate un altro strato di savoiardi leggermente inumiditi nella bagna e finite versando la restante crema bavarese. Livellate con una spatola e mettete in frigo a rassodare per almeno 5-6 ore.
Guarnite infine la torta con fragoloni o frutti rossi e un bel nastro a decorare, quindi servite.
Bon appetit!