Si è svolta a Napoli, nella sede dell’Associazione Mediterranea in via Carlo De Cesare n. 60 (a due passi dalla Galleria Umberto) un Convegno sul tema “La vicenda del Banco di Napoli”.
Un incontro per discutere sulla serie di raggiri con i quali il Banco di Napoli è stato ignobilmente sottratto agli interessi ed allo sviluppo dell’Italia meridionale.
Questo convegno vuol significare il primo passo delle forze politiche napoletane per una campagna di verità sulla oscura e vergognosa vicenda della perdita del più importante istituto di credito dell’intero nostro territorio, nato nel 1463, una delle più antiche banche del mondo.
Mentre il secondo punto dell’evento è il recupero del tessuto socio-economico devastato da 154 anni di sfruttamenti, devastazioni e emigrazioni di massa tuttora in corso da parte di ambienti del nord, con sistematiche campagne di denigrazione.
Le relazioni
L’introduzione è stata a cura di Paolo Pantani, presidente emerito dell’ACLI Beni Culturali.
I relatori sono stati:
Stefano Surace, il celebre asso internazionale del giornalismo d’inchiesta, che ricostruirà la vicenda Banco Napoli nei dettagli, soprattutto quelli che si tiene ad occultare.
Adriano Giannola, presidente di SVIMEZ (l’Associazione per lo Sviluppo dell’Industria nel Mezzogiorno) sul tema dell’assorbimento della bad bank SGA da parte del ministero del tesoro, fondo Atlante.
Francesco Fimmanò, ordinario di diritto commerciale e direttore scientifico dell’Universitas Mercatorum, sul tema crisi del capitalismo finanziario e fondazioni bancarie.
Leonardo Impegno, deputato, che poi rappresenterà, alla presidenza della Commissione parlamentare di indagine sulle banche, le conclusioni espresse dal Convegno.
L’evento si è concluso con i saluti della coordinatrice Luisa Menniti.