Grillo in giro per l’Italia lancia ancora provocazioni e promuove un “nuovo rinascimentoâ€.
L’11 Febbraio Beppe Grillo ha consacrato definitivamente la sua discesa nell’arena politica. Non candidandosi per qualche carica con i colori di un partito, non proponendosi come scelta per i cittadini (chissà in quanti l’avrebbero davvero votato, in un paese che storicamente cerca nei politici protettori e non rappresentanti) ma con un breve comunicato sul suo blog (uno dei siti più cliccati al mondo): “La democrazia può partire solo dal basso. Il nuovo Rinascimento avrà origine nei Comuni. Le liste civiche devono organizzarsi per le elezioni amministrative del 13 aprile 2008. Il blog sosterrà le liste civicheâ€. Il comico (ma sarà ancora corretto definirlo così?) genovese dunque, partirà per una sua personalissima “campagna elettoraleâ€, rendendo noto che sarà presente nelle città che presenteranno alle elezioni una lista civica. Nella nota, Grillo comunica che “le elezioni politiche d’aprile sono contro la Costituzione. Il cittadino non può scegliere i propri rappresentanti. I concessionari dello Stato non devono fare politica. I referendum non possono essere cancellati. I referendum non possono essere rinviati. Il risultato delle prossime elezioni è nullo. L’informazione è nelle mani dei gruppi economici e dei partiti. La monnezza è di Statoâ€. Prima tappa del tour di Grillo è proprio Napoli, con la partecipazione del personaggio al Monnezza Day del 23 Febbraio, dove insieme con esperti della raccolta differenziata e medici, che esporranno il proprio parere sugli effettivi pericoli per la sicurezza dei cittadini, Grillo depositerà tre proposte di referendum alla Corte di Cassazione. Proposte del comico sono l’abolizione dell’ordine dei giornalisti, una legge contro il finanziamento pubblico all’editoria, e l’eliminazione del Testo Unico sul sistema radiotelevisivo. Tre proposte che hanno in comune i media ed i loro vincoli. Il 25 aprile, promette Grillo, si voteranno i referendum in tutte le piazze d’Italia. La proposta per un “Parlamento Pulito†depositata da Grillo al Senato, è stata ignorata. ‘’Fuori i condannati – scrive ancora il genovese – I partiti hanno occupato la democrazia. I parlamentari non sono eletti, ma nominati. Per essere nominati basta pagare. Un milione di euro un deputato. Tre milioni di euro un senatore’’. Così il comico si propone portavoce di un “nuovo Rinascimentoâ€, e ribadendo che non scenderà direttamente in campo lancia l’idea del proprio “visto†per le liste civiche, garanzia di una democrazia autentica e dal basso. Già il 16 Settembre dello scorso anno, infatti, il vulcanico genovese aveva invitato tutti i cittadini che avevano partecipato al V-Day a presentarsi alle prossime amministrative. “I Comuni decidono della vita quotidiana di ognuno di noi. Possono avvelenarci con un inceneritore o avviare la raccolta differenziata. Fare parchi per i bambini o porti per gli speculatori. Costruire parcheggi o asili. Privatizzare l’acqua o mantenerla sotto il loro controllo. Dai Comuni si deve ripartire a fare politica con le liste civiche. Le liste che aderiranno ai requisiti avranno la certificazione di trasparenza “beppegrillo.itâ€. Grillo, insomma, invitava i cittadini a riprendersi ciò che è loro, a candidarsi ed a far valere nella sede giusta le proprie idee ed i propri diritti. A cambiare quella mentalità tutta italiana del politico protettore. A rappresentarsi da soli, se non c’è nessuno che ci rappresenta. E come smascherare i vecchi riciclati a nuovo? Come impedire che questa nuova idea di politica si sporchi e muoia prima di nascere? “Definirò i requisiti necessari†aveva aggiunto Grillo sul suo blog, “chi lo merita avrà il mio bollinoâ€. Proposta che ora, a meno di due mesi dal voto, sembra concretizzarsi. Quattro le condizioni per le liste, per ottenere la certificazione del comico: non dovranno avere alcun membro (né all’atto della candidatura, né nel corso dell’intero mandato elettorale) iscritto ad alcun partito o movimento politico, non dovranno avere alcun candidato che abbia riportato sentenze di condanna in sede penale, né procedimenti in corso; inoltre nessun candidato potrà avere assolto in precedenza più d’un mandato elettorale, e dovrà risiedere nella circoscrizione del comune nel quale intende candidarsi. Rigide e serie le condizioni per ottenere questo bollino: il comico genovese, infatti, pretende l’invio di vari documenti attestanti l’idoneità in originale presso la sua sede, prima di rilasciare la certificazione ed il rispettivo spazio sul suo sito web. E’ tanto assurdo dunque fidarsi d’un comico? E’ così da pazzi dare peso al bollino “beppegrillo. itâ€? Dopo anni di politici professionisti, che hanno fatto ridere, in Italia ora è la volta d’un professionista della risata di fare politica. E pare già che i risultati siano migliori. Che sia davvero l’inizio del nuovo Rinascimento preannunciato da Grillo?