Si è svolta ieri la prima giornata del campo estivo sui diritti umani di Amnesty International Italia, giunto alla quinta edizione.
Per una settimana, i 60 partecipanti prenderanno parte a seminari, laboratori e workshop con esperti e protagonisti delle tematiche migratorie, incontri con la popolazione e iniziative pubbliche sul tema della difesa dei diritti umani dei migranti e dei rifugiati.
Tra i relatori, avvocati specialisti in diritti umani e immigrazione; rappresentanti della Guardia Costiera e di associazioni impegnate sul tema, fra cui Carta di Roma, Ibby, Legambiente, e progetto Mediterranean hope. Inoltre, Elisa de Pieri, ricercatrice, e Matteo de Bellis, campaigner, del Programma Europa e Asia centrale di Amnesty International. L’artista Lorenzo Terranera, attraverso i suoi disegni, racconterà il campo e coordinerà il workshop attraverso il quale i partecipanti racconteranno il viaggio, con parole e immagini.
Porteranno la loro testimonianza al campo di Lampedusa anche Nawal Soufi e Kareen.
Nawal Soufi, nata in Marocco e cresciuta a Catania, è nota come Lady SOS: il suo numero di telefono è conosciuto dai profughi siriani che tentano la traversata e la chiamano in caso di emergenza. Una volta ricevuta la chiamata Nawal segnala le coordinate della posizione dell’imbarcazione alla Guardia Costiera.
Kareen, ingegnere civile iracheno, è scappato dal suo paese nel 2014 in seguito a minacce di morte da parte di milizie sostenute dal governo. Arrivato in Europa, ha vissuto nei centri di detenzione per migranti prima in Finlandia, poi a Roma nel centro per i migranti di Rebibbia. Grazie ad Amnesty International Italia, oggi Kareen racconta la sua storia in iniziative pubbliche di sensibilizzazione. Ha raccolto la solidarietà delle persone, il supporto di avvocati disposti ad aiutarlo e ha ottenuto lo status di rifugiato.
Il 20 luglio in occasione del Summit europeo dei ministri degli Esteri, saranno consegnate a Bruxelles le oltre 500 mila firme raccolte da Amnesty International in tutta Europa, per chiedere ai governi europei di garantire che più canali legali e sicuri siano offerti a tutti coloro che scappano da conflitti, persecuzione e povertà. Nei giorni seguenti ci sarà una consegna anche in Italia.