Lo sguardo attento della sonda NASA Solar Dynamics Observatory (SDO) ha osservato una doppia eclissi solare . Il suo occhio, sempre puntato sul Sole, l’1 settembre 2016 è stato brevemente oscurato da un doppio passaggio. Come illustrato in un video della NASA, la prima ombra è stata creata dalla Terra. Sul finire della prima eclissi, la sonda ha quindi registrato anche il passaggio della Luna.
La sonda NASA SDO, rappresenta un punto di osservazione ravvicinato e privilegiato sulla nostra stella. Il suo sguardo costantemente puntato sul Sole permette, infatti, di studiare come la sua attività, ad esempio le violentetempeste solari, influenza la vita sulla Terra e al di fuori della sua atmosfera, con particolare riferimento alle missioni degli astronauti e alle comunicazioni satellitari. SDO raccoglie dati ogni giorno. Mantenendosi in orbita geostazionaria, immagazzina una mole di informazioni tale da riempire un cd ogni 36 secondi.
L’eclissi è stata osservata anche da Terra. Per 3 minuti e 6 secondi il Sole si è trasformato in un anello di fuoco, intorno al disco nero della Luna. Lo spettacolo non è stato, purtroppo, visibile dall’Italia. A godere della vista dell’eclissi anulare solo chi si trovava in Africa meridionale, in particolare in Tanzania, parte del Madagascar, isole Reunion e Oceano Atlantico.
È la seconda eclissi solare del 2016, dopo quella totale avvenuta in marzo, che è stata osservata solo da Indonesia e Oceano Pacifico. Non si è trattato, però, di un’eclissi da record. Il primato dell’eclissi più lunga del secondo millennio è, infatti, datato 14 dicembre 1955, quando la Luna ha oscurato il disco del Sole per 12 minuti e 9 secondi. L’appuntamento con la prossima eclissi anulare di Sole è previsto per febbraio 2017. Anche il prossimo anno, tuttavia, l’Italia non sarà in prima fila a godersi lo spettacolo. Il fenomeno sarà, infatti, visibile in Cile, Argentina e Africa.