Un altro po’ d’Italia è nello spazio. Il 1 dicembre 2023, alle 19:43 ora italiana, è stato lanciato con successo il nanosatellite SpIRIT (Space Industry Responsive Intelligent Thermal) dalla base di Vandenberg in California, negli Stati Uniti. Il vettore utilizzato è stato un Falcon 9 della società americana SpaceX.
Italia nello spazio: cos’è SpIRIT?
SpIRIT è il primo satellite australiano a portare uno strumento scientifico fornito da una agenzia straniera; si tratta di HERMES, un rilevatore di raggi X dell’Agenzia Spaziale Italiana che avrà il compito di cercare lampi di raggi gamma che si creano quando le stelle muoiono o si scontrano e per un momento emettono più energia di un’intera galassia. SpIRIT è di fatto quindi il primo di una costellazione di sette nanosatelliti chiamata HERMES Scientific Pathfinder Constellation che, quando completata dagli elementi in sviluppo da parte dell’Agenzia Spaziale Italiana, sarà alla ricerca di questi “fuochi d’artificio” cosmici.
I principali obiettivi scientifici di SpIRIT sono:
- Studiare l’origine e l’evoluzione delle stelle e delle galassie;
- Investigare i fenomeni di interazione tra materia e radiazione;
- Monitorare l’attività solare e la sua influenza sul nostro pianeta.
SpIRIT è uno dei nanosatelliti più sofisticati al mondo. Il suo successo rappresenta un importante traguardo per l’esplorazione spaziale italiana.
Cosa farà il nanosatellite?
SpIRIT testerà inoltre anche un sistema di controllo termico realizzato dall’Università di Melbourne che consente ai nanosatelliti di ospitare strumenti sensibili che richiedono un controllo preciso della temperatura che altrimenti potrebbero volare solo su satelliti dieci volte più pesanti. SpIRIT trasporta anche il propulsore Neumann Drive, un nuovo sistema di propulsione elettrica basato su propellenti metallici solidi ed è anche una delle prime piattaforme spaziali sviluppata da Inovor Technologies.
Le parole del presidente di Asi, Teodoro Valente
“Il recente lancio del nanosatellite SpIRIT è stato un momento di gioia e di festa in Italia poiché rappresenta una collaborazione di successo tra ASI e i nostri partner in Australia, dall’altra parte del mondo. Collaborazione che presto si arricchirà di nuove iniziative legate anche al tema del rilevamento e monitoraggio di oggetti spaziali “near-earth”. Siamo grati per questa opportunità di collaborazione che ha permesso al primo dei nostri rilevatori HERMES di volare. Raccoglierà dati scientifici utili e ci aspettiamo di imparare molto durante il suo funzionamento in orbita. Forza SpIRIT! Presto arriverà anche la costellazione HERMES dell’ASI”.
Foto di Arek Socha da Pixabay