Roberto Floreani, uno dei più maturi e convincenti artisti della sua generazione, è il protagonista della mostra “Umberto Boccioni. Arte-Vita” che inaugura il ciclo espositivo 2018 di st art. L’arte per tutti presso lo Spazio Eventi del Mondadori Megastore di piazza Duomo a Milano. Floreani propone una selezione di opere facenti parte della grande installazione “Ricordare Boccioni” che titolava l’omonimo progetto espositivo dell’artista presentato ai Musei Civici di Padova fra il 2016 e 2017.
Le opere che compongono l’installazione rappresentano l’evoluzione più recente della ricerca dell’artista, nata concettualmente dal progetto presentato alla Biennale di Venezia del 2009, dove Floreani rappresentò l’Italia nell’omonimo Padiglione. Progetto installativo già presente nella personale Alchemica al Museo MaGa di Gallarate (2011), poi in quello titolato La Pietra e il Cerchio del Centro Internazionale di Palazzo Te a Mantova (2013), in La Città Ideale al Piano Nobile della Gran Guardia di Verona nel 2015, in Ricordare ai Musei Civici di Palazzo Chiericati a Vicenza (2015), fino all’installazione attualmente presente alla Bocconi Art Gallery a Milano.
La ricerca pittorica di Floreani si pone all’interno della ricerca più rigorosa in ambito astratto, con marcati accenti materici nella sua costruzione, caratterizzata dalla presenza, ormai distintiva, dei Concentrici, pittura fortemente collegata all’idea che l’opera d’arte possa essere un veicolo per un messaggio anche di natura spirituale, così come anelato ne Lo Spirituale nell’arte di Vassilij Kandinskij, già nel 1912.
L’inaugurazione della mostra sarà accompagnata dalla presentazione del saggio di Floreani Umberto Boccioni. Arte-Vita (Mondadori-Electa). Una serata multidisciplinare introdotta da Mario Resca, presidente di Mondadori Retail e Angelo Crespi, curatore st art, con musiche di Renato Giaretta alle tastiere, declamazioni dell’artista, arricchita dalla proiezione del video relativo alla performance dello stesso Floreani alla prestigiosa Fondazione Calouste Gulbenkian di Lisbona.