Le ultime notizie sulla guerra in Ucraina ci parlano di un nuovo inasprirsi del conflitto da entrambe le parti. L’Ucraina si sta impegnano nella controffensiva per riconquistare i territori perduti mentre la Russia incalza i bombardamenti. Mentre la guerra incalza, si pensa già alla dopo e alla ricostruzione dell’Ucraina.
La diga Nova Kakhovka
All’inizio del mese di giugno, è esplosa la diga Nova Kakhovka nella regione di Kherson, sul fiume Dnepr. Russia e Ucraina rilanciano tra loro la responsabilità dell’esplosione di questa struttura che ricopre una grande importanza. La diga, infatti, è alta 30 metri e ha un bacino d’acqua di 18 milioni di metri cubi. Per avere un’idea basti pensare che è grande quanto il Great Salt Lake dello Utah, negli USA. Fornisce non solo la centrale nucleare di Zaporizhzhia, ma anche diverse città ucraine, come Kherson, e la Crimea. La distruzione della diga, che secondo l’inchiesta condotta dal New York Time sarebbe opera della Russia, rappresenta anche un disastro ambientale. Dopo l’esplosione, infatti, sono state riversate nel fiume Dnepr, 150 tonnellate di olio idraulico delle sale macchine.
Ultime notizie sulla guerra in Ucraina: Sebastopoli
Per la giornata di ieri sono da registrare due notizie. La prima riguarda due potenti esplosioni avvenute a Sebastopoli, in Crimea. La seconda fa riferimento alle dichiarazioni di Putin sulla prospettiva di una guerra nucleare. Il presidente russo si è detto pronto a utilizzare nuovi missili Sarmat. Le sue dichiarazioni sono considerate fondate dal presidente americano Joe Biden che si è detto molto preoccupato. Intanto la Duma ha approvato un disegno di legge che prevede l’arruolamento dei detenuti in casi eccezionali: in momenti di mobilitazione, con la legge marziale e in tempo di guerra. Il “compenso” per l’arruolamento è l’ottenimento della grazia.
La ricostruzione dell’Ucraina
Se da un lato la guerra continua a incalzare e non si intravede all’orizzonte alcun barlume di pace, dall’altro si pensa anche alla ricostruzione dell’Ucraina, che potrà iniziare solo dopo la fine delle ostilità. Termina oggi, infatti, la due giorni di Conferenza sulla ripresa dell’Ucraina del 2023 (URC2023) organizzata congiuntamente da Regno Unito e Ucraina. La riunione UCR2023 rappresenta il prosieguo dei lavori iniziati lo scorso anno a Lugano durante i quali furono gettate le basi per la ricostruzione del Paese. Quest’anno, la riunione ha messo a punto ulteriori dettagli sulla ricostruzione cercando una più ampia mobilitazione dei settori pubblico e privato per garantire la stabilizzazione e la ripresa dell’Ucraina.
La Banca mondiale ha stimato che la guerra tra Russia e Ucraina ha causato 135 miliardi di dollari di danni mentre la ricostruzione in 10 anni potrebbe costare 411 miliardi di dollari.
In copertina foto di David Peterson da Pixabay