L’UE ha compiuto un ulteriore passo avanti per prevenire l’elusione dell’imposta sulle società adottando norme pereliminare i “disallineamenti da ibridi” con i regimi di imposizione dei paesi terzi.
Il 29 maggio 2017 il Consiglio ha adottato una direttiva per impedire ai gruppi societari di sfruttare le disparità tra due o più giurisdizioni fiscali per ridurre il debito d’imposta complessivo.
“Il nostro obiettivo è affrontare una delle principali pratiche elaborate dalle società multinazionali per ridurre i loro oneri fiscali“, ha dichiarato Edward Scicluna, ministro maltese delle finanze che detiene attualmente la presidenza del Consiglio. “La direttiva si aggiunge alle norme che abbiamo adottato lo scorso anno per affrontare le forme più comuni di elusione fiscale. Garantirà inoltre l’attuazione delle raccomandazioni dell’OCSE.”
La direttiva è stata adottata senza discussione durante una sessione del Consiglio “Competitività”. Ciò fa seguito a un accordo raggiunto in una sessione del 21 febbraio 2017. Il Parlamento europeo ha presentato il suo parere il 27 aprile 2017.
Gli Stati membri avranno tempo fino al 1° gennaio 2020 per recepire la direttiva nelle legislazioni e regolamentazioni nazionali (1° gennaio 2022 per una disposizione specifica).