Il Consiglio Europeo ha adottato decisioni relative alla firma di due accordi tra l’UE e Singapore:
- un accordo di libero scambio
- un accordo sulla protezione degli investimenti
L’UE e Singapore dovrebbero firmare i due accordi, insieme a un accordo di partenariato e di cooperazione, il 19 ottobre a margine del vertice ASEM che si terrà a Bruxelles.
Accordi sugli scambi e sugli investimenti
Gli accordi sugli scambi e sugli investimenti tra l’UE e Singapore costituiscono i primi accordi bilaterali in materia di scambi e investimenti conclusi tra l’UE e uno Stato membro dell’Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico (ASEAN).
Singapore è di gran lunga il partner principale dell’UE all’interno dell’ASEAN, in quanto rappresenta quasi un terzo degli scambi di merci e servizi tra UE e ASEAN.
Nel 2017 gli scambi bilaterali di merci hanno raggiunto un valore di 53,3 miliardi di EUR: le esportazioni dell’UE sono state pari a 33,16 miliardi di EUR (principalmente automobili e macchinari) mentre le importazioni sono state pari a 20,14 miliardi di EUR (in particolare prodotti chimici e farmaceutici).
Prima dell’accordo, quasi tutte le merci provenienti dall’UE potevano già essere importate a Singapore in esenzione da dazi doganali. L’ALS eliminerà ora le restanti tariffe entro un periodo che va dai tre ai cinque anni, a seconda della categoria di prodotto. Eliminerà anche le barriere tecniche e non tariffarie grazie al riconoscimento delle norme e delle prove di sicurezza dell’UE in settori chiave quali l’elettronica, i prodotti farmaceutici o le parti di automobili. Per i prodotti della pesca e i prodotti agricoli trasformati che entrano nell’UE continueranno a essere applicate alcune tariffe.
L’ALS abolirà le restrizioni nel settore dei servizi, in cui gli scambi bilaterali nel 2016 sono stati pari a 44,4 miliardi di EUR. L’UE è il primo partner commerciale di Singapore nel settore dei servizi, mentre oltre 10 000 imprese dell’UE utilizzano Singapore come base per servire l’intera regione. L’accordo commerciale UE-Singapore costituisce uno dei primi accordi bilaterali “di nuova generazione”. Oltre alla tradizionale eliminazione dei dazi doganali e delle barriere non tariffarie per il commercio di beni e servizi, contiene importanti disposizioni in materia di protezione della proprietà intellettuale, liberalizzazione degli investimenti, appalti pubblici, concorrenza e sviluppo sostenibile.
L’accordo sulla protezione degli investimenti con Singapore migliorerà ulteriormente il clima degli investimenti e offrirà maggiore certezza agli investitori, salvaguardando nel contempo i diritti dell’Unione e di Singapore a legiferare e perseguire obiettivi di politica pubblica tra cui la protezione della salute pubblica, della sicurezza e dell’ambiente. Sostituirà i 12 trattati bilaterali sugli investimenti in essere tra Singapore e Stati membri dell’UE.
Nel 2010, l‘UE e Singapore hanno avviato negoziati in materia di scambi commerciali e di investimenti e i colloqui si sono conclusi nel 2014. A seguito del parere della Corte di giustizia dell’UE del maggio 2017, nell’aprile 2018 la Commissione ha proposto due accordi distinti:
- un accordo di libero scambio, che riguarda settori di competenza esclusiva dell’UE e pertanto richiede solo l’approvazione del Consiglio e del Parlamento europeo prima di poter entrare in vigore
- un accordo sulla protezione degli investimenti, che, dal momento che riguarda settori oggetto di competenza concorrente, dovrà essere sottoposto alle pertinenti procedure nazionali di ratifica in tutti gli Stati membri prima di poter entrare in vigore. Per l’attuazione di tale accordo si prevedono pertanto tempi molto più lunghi