Il Consiglio Europeo ha autorizzato la Commissione ad avviare negoziati commerciali con l’Australia e la Nuova Zelanda e ha adottato in entrambi i casi direttive di negoziato.
“La decisione odierna di avviare negoziati commerciali con l’Australia e la Nuova Zelanda manda a entrambi i paesi un segnale forte sul fatto che apprezziamo il partenariato che ci lega e che desideriamo rafforzare i legami che ci uniscono. Ma è anche un modo per ricordare al mondo l’impegno assunto dall’UE a favore dell’apertura, del libero scambio e della cooperazione mondiale.” ha dichiarato Emil Karanikolov, ministro dell’economia della Bulgaria, paese che detiene attualmente la presidenza del Consiglio dell’UE
Gli accordi commerciali con entrambi i paesi dovrebbero prima di tutto essere tesi a ridurre ulteriormente gli ostacoli esistenti agli scambi, eliminare i dazi doganali sulle merci e fornire un migliore accesso ai servizi e agli appalti pubblici in Australia e Nuova Zelanda. I settori che dovrebbero beneficiare maggiormente degli accordi di libero scambio sono le apparecchiature a motore, i macchinari, i prodotti chimici, i prodotti alimentari trasformati e i servizi.
Nei mandati si intende in special modo proteggere settori vulnerabili come l’agricoltura massimizzando i benefici dell’apertura del mercato senza danneggiare i produttori locali. I mandati non prevedono la piena liberalizzazione degli scambi di prodotti agricoli, che dovrebbero beneficiare di un trattamento specifico.
I mandati prevedono un quadro articolato e moderno, basato sugli standard più elevati in materia di lavoro, sicurezza, ambiente, clima e tutela dei consumatori.
La Commissione ha presentato i progetti di mandati nel settembre 2017, dopo positive discussioni preparatorie che hanno consentito di definire la portata dei futuri accordi.
L’UE coopera già strettamente con l’Australia e la Nuova Zelanda su questioni di politica commerciale ed economica nell’ambito degli accordi di partenariato conclusi, rispettivamente, nel 2008 e nel 2017. L’UE ha concluso anche accordi bilaterali con entrambi i paesi sul riconoscimento reciproco di alcuni certificati tecnici, che facilitano gli scambi di prodotti industriali riducendo i costi legati al collaudo e alla certificazione delle importazioni ed esportazioni. Sebbene generalmente limitati, gli ostacoli agli scambi rimangono alquanto notevoli per alcuni settori, come l’agricoltura o i prodotti tessili.
Dati chiave sugli scambi con l’Australia: l’UE è il terzo partner commerciale più importante dell’Australia. Gli scambi bilaterali annui ammontavano nel 2017 a oltre 47,7 miliardi di EUR, con un saldo positivo della bilancia commerciale di più di 21 miliardi di EUR a favore dell’UE. Le esportazioni dell’UE verso l’Australia consistono prevalentemente in manufatti mentre le esportazioni dell’Australia verso l’UE sono dominate da materie prime minerali e prodotti agricoli. Le imprese dell’UE forniscono all’Australia servizi commerciali del valore di quasi 20 miliardi di EUR e detengono investimenti nel paese per oltre 160 miliardi di EUR (nel 2016).
Dati chiave sugli scambi con la Nuova Zelanda: con scambi bilaterali annui che ammontano a oltre 8,7 miliardi di EUR nel 2017, l’UE è il secondo maggiore partner commerciale della Nuova Zelanda dopo l’Australia. Le esportazioni della Nuova Zelanda verso l’UE sono ampiamente dominate dai prodotti agricoli mentre le esportazioni dell’UE verso la Nuova Zelanda riguardano soprattutto i manufatti e i prodotti industriali. Gli scambi con la Nuova Zelanda fanno registrare a favore dell’UE un saldo positivo della bilancia commerciale pari a 1,9 miliardi di EUR (nel 2017) e le imprese dell’UE detengono oltre 10 miliardi di EUR di investimenti diretti esteri in Nuova Zelanda.