Gli ambasciatori dell’UE hanno confermato un accordo raggiunto il 7 dicembre 2017 tra la presidenza estone del Consiglio e il Parlamento europeo sulla riforma dell’omologazione e della vigilanza del mercato dei veicoli a motore. L’accordo deve ora essere presentato al Parlamento e al Consiglio per approvazione.
Questa importante riforma permetterà di modernizzare il sistema attuale e migliorare i controlli delle emissioni delle autovetture.
“La riforma del sistema di omologazione è stata oggetto dell’interesse e del controllo dell’opinione pubblica per quasi due anni, a buon diritto. Nell’UE ci aspettiamo che tutti rispettino le regole. Se la fiducia nell’equità del sistema è messa in discussione è necessario che sia ripristinata. Con quest’accordo abbiamo rafforzato le nostre norme e i meccanismi di controllo e abbiamo garantito che i veicoli in Europa siano più puliti e sicuri” ha dichiarato Kadri Simson, ministro estone dell’economia e delle infrastrutture.
Scopo della riforma è conseguire un livello elevato di sicurezza e di prestazioni ambientali dei veicoli e affrontare le principali carenze individuate nell’attuale sistema di omologazione.
Sono introdotti cambiamenti importanti in tre ambiti, rafforzando i seguenti aspetti:
- la qualità delle prove per l’immissione dei veicoli sul mercato attraverso il miglioramento dei servizi tecnici
- la vigilanza del mercato per controllare la conformità dei veicoli già disponibili sul mercato, con la possibilità per gli Stati membri e la Commissione di procedere a verifiche a campione sui veicoli al fine di individuare precocemente i casi di non conformità
- il controllo del processo di omologazione, in particolare con l’attribuzione alla Commissione del potere di effettuare valutazioni periodiche sulle autorità di omologazione nazionali e tramite l’istituzione di un forum per lo scambio di informazioni sull’applicazione composto da rappresentanti delle autorità nazionali responsabili dell’omologazione e della vigilanza del mercato
L’attuazione uniforme delle nuove norme in tutta l’UE ridurrà le differenze di interpretazione e applicazione da parte delle autorità di omologazione e dei servizi tecnici nazionali.
Inoltre, il nuovo sistema consentirà l’individuazione di casi di non conformità in una fase precoce.
Un numero minimo di veicoli da controllare
In base ai nuovi obblighi di vigilanza del mercato ogni paese dovrà effettuare annualmente un numero minimo di controlli sui veicoli. Tale numero minimo di controlli sarà pari a 1 ogni 40 000 veicoli a motore nuoviimmatricolati in ciascun paese nell’anno precedente.
Per i paesi con un numero limitato di immatricolazioni vi sarà un minimo di 5 prove da effettuare.
Almeno il 20% dei controlli dovrà comporsi di prove relative alle emissioni, con la verifica delle emissioni in condizioni reali di guida.
I paesi che dispongono di capacità tecniche limitate per effettuare le prove richieste potranno accordarsi con altri paesi affinché questi ultimi le eseguano per loro conto.
Il regolamento prevede l’obbligo per gli Stati membri di finanziare le attività di vigilanza del mercato. I costi delle attività di omologazione saranno a carico dei costruttori che hanno presentato domanda di omologazione.
Sorveglianza rafforzata per individuare le irregolarità
Alla Commissione sarà attribuito il potere di effettuare valutazioni delle procedure istituite dalle autorità che hanno rilasciato omologazioni UE nei cinque anni precedenti la valutazione. La Commissione elaborerà e metterà a disposizione del pubblico una sintesi dei risultati.
La Commissione sarà anche autorizzata a effettuare prove e ispezioni dei veicoli per verificare la conformità ereagire immediatamente alle irregolarità. Ciò aumenterà l’indipendenza e la qualità del sistema di omologazione UE.
Inoltre, in caso di violazioni la Commissione potrà imporre a fabbricanti e importatori sanzioni amministrative fino a 30 000 EUR per veicolo non conforme.
Sarà istituita una valutazione delle autorità di omologazione. La Commissione potrà partecipare ai gruppi di valutazione inter pares, elaborerà una sintesi dei risultati delle valutazioni inter pares e la pubblicherà.
Le autorità di omologazione, tuttavia, non saranno oggetto di valutazione inter pares quando designano tutti i loro servizi tecnici sulla base di un accreditamento fondato su norme riconosciute a livello internazionale.
In aggiunta, la Commissione effettuerà valutazioni regolari delle procedure istituite dalle autorità che hanno rilasciato omologazioni UE.
Sarà inoltre istituito un forum consultivo per lo scambio di informazioni sulle misure di attuazione al fine di armonizzare le diverse interpretazioni e pratiche fra gli Stati membri. Il forum esaminerà anche i risultati delle valutazioni inter pares e delle valutazioni della Commissione.
Inoltre, le autorità nazionali dovranno presentare ogni anno al forum un quadro completo dei controlli di vigilanza del mercato da esse previsti.
Per quanto concerne i servizi tecnici, gli organismi nazionali di accreditamento saranno coinvolti nella valutazione dei servizi tecnici e nell’istituzione di gruppi di valutazione congiunta. Nel caso in cui il servizio tecnico non sia accreditato, la valutazione sarà effettuata da gruppi di valutazione congiunta composti da rappresentanti delle autorità di omologazione di almeno due altri Stati membri e un rappresentante della Commissione.
La posizione dei servizi tecnici nei confronti dei costruttori sarà rafforzata e comprenderà il diritto e il dovere di effettuare ispezioni senza preavviso negli stabilimenti e di condurre prove fisiche o di laboratorio. Il corretto funzionamento dei servizi tecnici è fondamentale per garantire un livello elevato di sicurezza e di tutela dell’ambiente e mantenere in tal modo la fiducia dei consumatori nel sistema.
I servizi tecnici effettueranno le prove di omologazione sotto la responsabilità delle autorità di omologazione.