Gli ambasciatori dell’UE hanno confermato, a nome del Consiglio, l’accordo informale raggiunto il 28 febbraio 2017 tra la presidenza maltese e il Parlamento europeo sulla liberalizzazione dei visti per i cittadini ucraini.
“Abbiamo dimostrato il nostro forte impegno a favore dell’esenzione dal visto per i cittadini ucraini, ora che l’Ucraina ha soddisfatto le condizioni necessarie per un regime di esenzione dal visto. La riforma del meccanismo di sospensione adottata il 27 febbraio ci ha permesso di concludere tale accordo.” dichiara Carmelo Abela, ministro maltese dell’interno e della sicurezza nazionale.
Prossime tappe
Ora che l’accordo è stato confermato dagli ambasciatori dell’UE, a nome del Consiglio, il regolamento sarà trasmesso al Parlamento europeo per una votazione in prima lettura e successivamente al Consiglio per adozione.
Nel dicembre 2015 la Commissione ha constatato che l’Ucraina aveva soddisfatto tutti i parametri di riferimento del piano sulla liberalizzazione dei visti ed era quindi pronta per l’esenzione dal visto. Il 20 aprile 2016 la Commissione ha pubblicato la proposta relativa alla liberalizzazione dei visti per i titolari di passaporti ucraini.
Non appena il nuovo regime dei visti per l’Ucraina sarà adottato formalmente, il paese sarà cancellato dall’allegato I del regolamento n. 539/2001 (in cui figurano i paesi i cui cittadini hanno bisogno di un visto per entrare nello spazio Schengen) e inserito nell’allegato II dello stesso regolamento (paesi che beneficiano dell’esenzione dal visto).
Nel contesto dell’attuale situazione migratoria e della sicurezza nell’Unione europea e tenuto conto delle proprie proposte in materia di liberalizzazione dei visti per la Georgia, l’Ucraina, la Turchia e il Kosovo, nel maggio 2016 la Commissione ha deciso di presentare una proposta di regolamento che riesamina l’attuale meccanismo di sospensione. Il meccanismo di sospensione riveduto consente, in circostanze specifiche, la sospensione dell’esenzione dal visto per i cittadini di un determinato paese.
Nella sua posizione negoziale sulla liberalizzazione dei visti per i cittadini ucraini, convenuta il 17 novembre 2016, il Coreper ha ritenuto che lo strumento non dovrebbe entrare in vigore prima dell’entrata in vigore del meccanismo di sospensione riveduto. Il Consiglio ha adottato il regolamento relativo al meccanismo di sospensione il 27 febbraio 2017.
L’Irlanda e il Regno Unito non saranno soggetti all’applicazione di tali misure, conformemente ai protocolli allegati ai trattati UE. Il regime dei visti di questi Stati membri continua a essere regolamentato dalle rispettive legislazioni nazionali.