Il Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo sul bilancio dell’Unione europea per il 2016. Incontro al comitato di conciliazione hanno deciso di impostare il livello totale degli impegni a € 155,00 miliardi di euro e dei pagamenti a € 143.890.000.000.
“Il bilancio di oggi concordato è un’espressione concreta della solidarietà sia all’interno dell’UE e con i paesi terzi”, ha detto Pierre Gramegna, ministro delle Finanze del Lussemburgo e presidente del Consiglio. “Esso offre l’Unione europea con i mezzi finanziari per stimolare la crescita, creare posti di lavoro e far fronte alla crisi di migrazione. E mantiene il margine di manovra finanziario sufficiente per consentire all’UE di reagire agli eventi e ai fabbisogni imprevisti.”
In uno sforzo particolare in risposta alla crisi migratoria del Consiglio e il Parlamento hanno concordato oltre 2 miliardi di € in impegni a fornire assistenza di emergenza agli Stati membri più colpiti e ai paesi terzi che ospitano profughi, così come per gli aiuti umanitari. L’accordo sul bilancio riflette anche l’importanza che il Consiglio e il Parlamento attribuiscono alla Promuovere la crescita e creare posti di lavoro: gli impegni per il programma quadro di ricerca dell’UE Orizzonte 2020 raggiungerà 9540000000 €, che è un aumento di € 31,8 milioni rispetto al progetto di bilancio proposto dal la Commissione.
Il Consiglio e il Parlamento ha ribadito che ridurre la disoccupazione giovanile resta una priorità politica e sono impegnati a fare il miglior uso possibile dell’Iniziativa per l’occupazione giovanile. L’accordo prevede anche una serie di misure di un importo totale di 698,0 milioni di € per sostenere gli agricoltori europei di rispondere l’estensione dell’embargo russo sulle importazioni di alcuni prodotti agricoli provenienti dall’UE e la difficile situazione in particolare nel settore lattiero-caseario e delle carni suine. Per quanto riguarda l’impegno assunto dalle istituzioni europee nel 2013 per ridurre il loro personale del 5% nel periodo 2013-2017 il Parlamento ha promesso di raggiungere questo obiettivo entro il 2019 escludendo posti temporanei dei gruppi politici dal campo di applicazione dell’obbligo di riduzione.