Gli attacchi alle scuole in Ucraina stanno mettendo in pericolo la vita e il futuro dei 7,5 milioni di bambini del paese.
Almeno sei strutture educative bombardate negli ultimi giorni. Secondo gli ultimi dati delle Nazioni Unite anche due insegnanti uccisi in una scuola a Gorlovka, nell’Ucraina orientale, bersagliata da un missile. Un asilo e un orfanotrofio colpiti e danneggiati a Okhtyrka: tra le 6 vittime, c’era una bambina di appena sette anni.
Chiuse nella parte est del Paese, le scuole con l’intensificarsi delle ostilità, lasciando circa 350.000 bambini senza accesso all’istruzione. In altre aree, dove ancora le scuole sono aperte, alcune testimonianze hanno riportato che i genitori mandano a scuola i loro figli con addosso adesivi che riportano il gruppo sanguigno, perché temono che possano essere feriti.
Ucraina: le parole di chi aiuta sul campo
Irina Saghoyan, direttore di Save the Children per l’Europa orientale.
“Le scuole non devono diventare campi di battaglia dove si scatenano le guerre e gli studenti sono le vittime. Ogni scuola che viene danneggiata o distrutta, ogni lezione persa, è un passo indietro per far sì che i bambini possano sperimentare, imparare, avere delle prospettive, costruire un futuro migliore “
Chi può fugge verso i Paesi vicini come la Romania
Secondo le Nazioni Unite, i combattimenti hanno provocato 500.000 sfollati. Già più di 67.000 persone hanno attraversato il confine con la Romania. Alcune di loro hanno viaggiato a piedi, con pochi effetti personali e i bambini hanno affrontato notti e giorni esposti a condizioni estreme, con temperature molto rigide.
Gli operatori di Save the Children in Romania hanno incontrato bambini e madri, angosciati e preoccupati, poiché molti hanno dovuto abbandonare i loro padri e mariti dopo che le autorità hanno ordinato agli uomini ucraini tra i 18 e i 60 anni di restare a combattere.
Ucraina: chi scappa vive situazioni psicologiche molto pesanti
Gabriela Alexandrescu, Direttrice di Save the Children in Romania.
“Siamo estremamente preoccupati per i minori e le loro famiglie in fuga dall’Ucraina. Molti di loro sono sopravvissuti a otto anni di conflitto e in queste ore stanno arrivando nei nostri spazi di supporto per l’accoglienza al confine, portando con se un bagaglio di sofferenza”.
“Se da un lato le madri sono sollevate perché i loro figli sono al sicuro e hanno trovato rifugio, dall’altro sono terrorizzate di essere sole. Con mariti e padri rimasti in Ucraina, si sentono schiacciate dalla responsabilità di avere la vita del loro bambino esclusivamente nelle loro mani “
Ucraina: la condanna dell’ U.E.
L’Unione europea condanna con la massima fermezza l’aggressione militare ingiustificata e ingiustificata della Federazione russa contro l’Ucraina. Con le sue azioni militari illegali, la Russia sta violando gravemente il diritto internazionale. Non solo, ma anche i principi della Carta delle Nazioni Unite e sta minando la sicurezza e la stabilità europee e globali.