Ucraina-Russia: la possibilità di un compromesso adesso è reale. Le diplomazie sono all’opera da giorni si sa mentre infuriano bombardamenti ed assedi in terra ucraina. Pare che qualche spiraglio si possa aprire almeno stando alle dichiarazioni dei protagonisti del tavolo delle trattative.
Le dichiarazioni dei capi delle delegazioni
Il capo negoziatore ucraino Mykhailo Podoliak ha rilasciato una dichiarazione che suona come una richiesta “garanzie di sicurezza assoluta” nei confronti della Russia. Inoltre, un “accordo i cui firmatari s’impegnano ad intervenire a fianco di Kiev in caso di aggressione”.
Una cosa un po’ diversa da quanto chiedeva Mosca. Il capo negoziatore Vladimir Medinsky fa sapere, tramite l’agenzia Interfax, che “Sono in discussione tutta una serie di questioni relative alle dimensioni dell’esercito ucraino“.
Aggiungendo poi: “Chiaramente la questione chiave è lo status della Crimea e del Donbass. Poi una serie di questioni umanitarie, i diritti della popolazione russofona, lo status della lingua russa”.
Trattative niente affatto facili. La Russia
Giunti già al terzo incontro l’aria non prometteva nulla di buono per la distanza enorme fra le parti e per il conflitto in atto. A sorpresa ecco cosa dice il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, come riporta la Tass.
“Mi baso sulle valutazioni fornite dai nostri negoziatori, i quali dicono che i negoziati non stanno andando bene per ovvi motivi, ma che c’è comunque un margine di speranza di raggiungere un compromesso”
Trattative niente affatto facili. L’Ucraina
Il modello proposto dai russi e su cui si sta discutendo è quello di far diventare l’Ucraina come la Svezia. Un modello di neutralità che potrebbe alla fine convogliare l’accordo di tutti. Anche a sentire le dichiarazioni del presidente ucraino Volodymyr Zelensky che dice:
“Tutte le guerre terminano con un accordo. Mi dicono che le posizioni ai colloqui ora suonano più realistiche e c’è sicuramente spazio per compromessi. Abbiamo comunque bisogno di tempo perché le decisioni da prendere siano nell’interesse dell’Ucraina“.
Pensare ed agire positivo
E’ chiaro che nessuno si aspetta che domani mattina si firmino gli accordi. Eppure questi possono essere i primi prodromi di quanto di positivo potrà venire. C’è solo da sperare che le trattative si facciano sempre più serrate e sempre più indirizzate dalla buona volontà di mettere fine al conflitto.
Magari se questo processo appena iniziato fosse corroborato da un cessate il fuoco che potesse permettere il vero utilizzo dei corridoi umanitari. Se arrivasse un cessate il fuoco che mettesse in stand by il massacro in atto da giorni e giorni, sarebbe davvero una bella notizia.
Un auspicio, però, purtroppo non ancora diventato notizia.
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