(Adnkronos) – Mentre dalla Russia arriva l’avvertimento agli Usa e agli altri alleati dell’Ucraina di “prendere sul serio” la minaccia del nuovo missile di Putin, Oreshnik, è “possibile” che il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, incontri a Parigi il leader ucraino, Volodymyr Zelensky, a margine della cerimonia di riapertura della cattedrale di Notre-Dame, in programma domani. Lo ha appreso l’Afp da un alto funzionario ucraino. “Il presidente ucraino assisterà alle celebrazioni in occasione del restauro della cattedrale di Notre-Dame. Incontrerà il presidente francese Emmanuel Macron. Sono possibili anche altri incontri, in particolare con il presidente eletto Donald Trump, che sarà presente all’evento”, ha dichiarato la fonte.
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto oggi una conversazione telefonica con il Presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky. Nel corso del colloquio, informa Palazzo Chigi, la premier “ha ribadito il sostegno a 360 gradi che l’Italia assicura e continuerà ad assicurare all’Ucraina e al popolo ucraino, con l’obiettivo di costruire una pace giusta. I due leader hanno avuto, inoltre, uno scambio sulle prossime iniziative diplomatiche, anche in vista del Consiglio Europeo”. Infine, Meloni “ha ricordato l’impegno italiano per l’organizzazione a Roma, nel 2025, della Ukraine Recovery Conference”.
Intanto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov alza i toni dello scontro e assicura che la Russia pronta a usare “qualsiasi mezzo” per evitare la sconfitta in Ucraina. In un’intervista trasmessa dal giornalista statunitense Tucker Carlson, Lavorv sostiene che l’Occidente sta lottando “per mantenere la propria egemonia sul mondo, su qualsiasi paese, qualsiasi regione, qualsiasi continente”.
“Combattiamo per i nostri legittimi interessi di sicurezza”, ha detto, sottolineando di auspicare che gli alleati di Kiev prendano “sul serio” il recente utilizzo da parte di Mosca del nuovo missile ipersonico Oreshnik nel conflitto in corso. “Stiamo inviando segnali e speriamo che l’ultimo, un paio di settimane fa, il segnale con il nuovo sistema d’arma chiamato Oreshnik sia stato preso sul serio”, ha detto Lavrov. Pur insistendo sul fatto che la Russia non vuole far degenerare la situazione e vuole “evitare qualsiasi malinteso” con Washington e i suoi partner, Lavrov ha avvertito che “invieremo ulteriori messaggi se non trarranno le conclusioni necessarie”. Il mese scorso la Russia ha lanciato il missile ipersonico Oreshnik contro la città ucraina di Dnipro, in quello che il presidente russo Vladimir Putin ha descritto come il test di un’arma che, a suo dire, non può essere abbattuta.
Vladimir Putin ha annunciato a sopresa la nomina di un nuovo governatore della regione di Kursk, dove esattamente quattro mesi fa gli ucraini hanno lanciato un’incursione, occupando parte del territorio. Il presidente russo ha nominato il deputato Alexander Khinshtein, veterano della Duma e per due anni consigliere del direttore della Guardia nazionale russa, che prende il posto di Alexei Smirnov, in carica da maggio, quando il Cremlino aveva operato un rimpasto di più cariche dopo l’insediamento del presidente per il suo quinto mandato. “Con la liberazione del territorio dal nemico, naturalmente, si dovrà fare molto per ripristinare il settore delle abitazioni e dei servizi pubblici e l’economia”, ha spiegato Putin motivando la nomina di Khinshtein, che il portavoce del presidente, Dmitry Peskov, ha definito la figura “più efficace” per governare la regione del Kursk nelle attutali circostanze.
Il Ponte di Crimea che collega la Penisola sul Mar Nero alla Russia è chiuso dopo una serie di esplosioni questa mattina intorno alle sette (ora locale) a Kerch, nella zona del cantiere navale di Zaliv, ha reso noto il canale Telegram Krymskiy Veter. Il ministero della Difesa russo ha spiegato che la zona di Kerch è attaccata da droni ucraini, alcuni dei quali sono abbattuti.
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