(Adnkronoshttp://www.adnkronos.com) – L’attacco missilistico della Russia su Odessa non aveva come obiettivo quello di colpire il convoglio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo ha scritto su Telegram il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev.
”Se fosse stato quello l’obiettivo, lo avremmo colpito. E’ ovvio a tutti”, ha sostenuto l’ex presidente russo, aggiungendo che “è un peccato” che i missili siano caduti dove effettivamente era programmato. Il raid è avvenuto mentre Zelensky si apprestava a incontrare il premier greco Kyriakos Mitsotakis.
L’esplosione si è verificata a circa 300 metri dal corteo di auto che comprendeva il veicolo del presidente ucraino. L’attacco ha provocato la morte di 5 persone, senza causare feriti nelle due delegazioni. Sull’episodio torna oggi anche Zelensky, in un’intervista a Bruno Vespa. “
Medvedev
Cosa direbbero i sostenitori di Vladimir Putin in Italia se ieri a Odessa ci fosse stata Giorgia Meloni?”, dice il presidente ucraino. “Oggi non sostenere l’Ucraina significa sostenere la Russia”, aggiunge. “Quella parte di società di vari paesi che sostiene Putin e non l’Ucraina non capisce pianamente cosa sia la guerra, non la sente sulla propria pelle.
Se ieri a Odessa ci fosse stato non il Premier della Grecia, ma Giorgia Meloni, cosa avrebbe detto questi italiani? Alcuni di loro sono solo molto lontani dalla guerra, non si rendono conto che questa persona sta uccidendo civili sul nostro territorio e che non si fermerà e vole fare la stessa cosa altrove.
Putin o è malato o non controlla i militari che aprono il fuoco contro i civili”, afferma.
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