(Adnkronos) – Le forze di Mosca stanno avanzando nella zona di Avdeevka nel Donetsk, dove hanno preso il controllo degli insediamenti di Netailovo e Umanskoe, oltre a “migliorare la loro posizione sulla linea del fronte nella direzione di Ocheretino”, ha rivendicato il leader filorusso della regione dell’est dell’Ucraina, Denis Pushilin, mentre “è in stallo” l’offensiva lanciata dalla Russia nella regione di Kharkiv lo scorso 10 maggio, come ha affermato ieri in una intervista a Cbs il consigliere per la sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan.
“Lo slancio di questa operazione si è fermato. Kharkiv continua a essere minacciata, ma i russi negli ultimi giorni non sono stati in grado di effettuare progressi materiali sul terreno in quella zona”, ha detto Sullivan, dopo che di recente gli Stati Uniti hanno dato il via libera all’impiego contro obiettivi in Russia delle armi, fornite a Kiev. “Non aveva senso, dal punto di vista del Presidente, non autorizzare gli ucraini a sparare oltre confine, per colpire postazioni dell’artiglieria russa da cui si spara contro gli ucraini”.
La zona intorno ad Avdeevka “è quella in cui stiamo assistendo ai progressi maggiori”, ha affermato, citato dall’agenzia Tass, precisando che i militari stanno anche avanzando verso Chasorv Yar. Pushilin ha anche affermato che più del 60 per cento del territorio della Regione è liberato, pur riconoscendo che numerose città rimangono sotto il controllo degli ucraini (Krasnoarmesk, Dobropole, Druzhkovka, Konstantinovka, Kramatorsk, Slavyansk).
Nel frattempo, il leader ceceno – gravemente malato secondo Novaya Gazeta – ha affermato che le unità cecene Akhmat sono riuscite a prendere il controllo dell’insediamento di Ryzhivka, nella regione di Sumy, al confine con la Russia, una notizia smentita da fonti locali ucraine.
Le forze russe hanno solo cercato di mettere alla prova quelle ucraine all’altezza di Ryzhivka, ha spiegato Andriy Kovalenko, il direttore del Centro contro la disinformazione di Kiev. Ma l’amministrazione militare regionale ucraina ammette l’attacco ieri, da parte dei militari di Mosca, con droni, proiettili di mortaio, artiglieria e mine, di sei centri di confine (Yunakivka, Krasnopllia, Velyka Pysarivka, Seredyna-Buda, Khotin e Mykolaiv). E’ quindi ordinata l’evacuazione degli insediamenti di confine della zona.
“In seguito a una offensiva su larga scala e pianificata in anticipo, le forze ucraine hanno riportato perdite significative e costrette a ritirarsi”, ha scritto Kadyrov. Nei giorni scorsi Kiev aveva denunciato il rafforzamento delle truppe russe intorno alla regione di Sumy.
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